ForzalavoroLo smart working che fa crescere il prezzo delle case, Meloni draghiana e il ritorno dei sindacati in piazza

Nella newsletter di questa settimana: lo studio della Fed sulla correlazione tra gli spostamenti degli smart worker e l’aumento del costo delle abitazioni, la formazione del nuovo governo di destra tecnico-politico, la proroga della manovra e i margini strettissimi di spesa. Ma anche la riscoperta delle parti sociali come antidoto al consenso volatile, la fuga dal lavoro da casa contro il caro bollette e la guida alla salute mentale in ufficio stilata dall’Oms. Ascolta il podcast!

(Unsplash)

AUMENTANO I PREZZI DELLE CASE? È ANCHE “COLPA” DELLO SMART WORKING
prezzi delle case sono esplosi un po’ ovunque nel mondo. A Miami, Dallas e Los Angeles, il valore immobiliare residenziale ha toccato il +189%. Ma anche in Italia si registra un’impennata: a Milano siamo a +8,3% su base annua, a Roma +4,8%. E il rialzo si registra da Nord a Sud, dal centro alla periferia.

  • A spiegare il fenomeno, dicono da Nomisma, è soprattutto il Covid che ha spinto alla ricerca di case con caratteristiche più adatte ai nuovi ritmi di vita e lavoro rispetto a quelle in cui abitiamo: dalla stanza in più per lo smart working fino ai terrazzi, dal verde fuori e dentro casa. Non è un caso, forse, che il centro storico di Milano è la zona che più delle altre mostra delle quotazioni medie stazionarie.

Che succede? Secondo uno studio della Federal Reserve, la banca centrale americana, uno dei motivi dell’impennata dei prezzi delle case sarebbe proprio la diffusione del lavoro da remoto. Fra novembre 2019 e novembre 2021, i prezzi immobiliari negli Stati Uniti sono aumentati del 24% e lo smart working avrebbe pesato in questo incremento per il 60%.

Smart worker e segno più Gli economisti della Fed hanno messo in relazione l’andamento dei prezzi degli immobili e i dati sullo spostamento dalle grandi città verso quelle più piccole, dove poter vivere in case più grandi e più a buon mercato. Negli Stati Uniti in tanti, durante la pandemia, hanno lasciato le grandi città come New York e San Francisco per spostarsi in centri più piccoli con un costo della vita più basso. Un po’ come accaduto in Italia con lo spostamento degli smart worker in provincia, nei borghi o nelle città meridionali.

La correlazione I ricercatori americani hanno osservato che l’aumento dei prezzi delle case va di pari passo con lo spostamento degli smart worker. «Le città più attrattive per il lavoro a distanza tendevano a veder un maggior numero di residenti in arrivo, con conseguente aumento dei prezzi delle case, mentre le città meno adatte al lavoro a distanza perdevano residenti e registravano una crescita più lenta dei prezzi delle case», si legge nell’articolo degli autori. I ricercatori hanno anche scoperto che l’impennata del lavoro a distanza ha avuto un effetto identico sui prezzi degli affitti, che hanno raggiunto livelli record negli Stati Uniti.

A conti fatti Anche dopo la riduzione del lavoro a distanza, questo effetto rimane. Un punto percentuale in più di smart working, spiegano, fa aumentare i prezzi delle case di circa 0,9 punti percentuali.

Non è una bolla «I nostri risultati suggeriscono che l’aumento dei prezzi delle case durante la pandemia riflette un cambiamento nei fondamentali piuttosto che una bolla speculativa», spiegano gli autori dello studio. «Questo implica che l’evoluzione del lavoro a distanza può essere una determinante importante dei futuri costi degli alloggi».

Che succede ora? I tassi di interesse sui mutui in netta crescita fanno prevedere un calo delle vendite. I numeri ancora non sono evidenti, ma in Italia si parla già di un rallentamento dell’interesse all’acquisto a favore delle case prese in affitto. Ma a incidere sul tipo di casa che affitteremo e sul prezzo che andremo a pagare sarà probabilmente anche la diffusione del lavoro da remoto.

 

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PUZZLE SOVRANISTA
Giorgia Meloni, uscita vincitrice dalle elezioni del 25 settembre, lavora alla formazione del nuovo governo, puntando ad avere figure di tecnici nei ruoli chiave, non senza le proteste di Lega e Forza Italia. Ma intanto sa che la prima grana di cui dovrà occuparsi è il caro energia, con le bollette dell’elettricità che da ottobre aumenteranno del 59%.

I falò delle bollette In diverse città si registrano le proteste di imprenditori e commercianti che bruciano le bollette in piazza. E oggi manifesta l’Unione sindacale di base.

Tandem Il ministro uscente della Transizione ecologica Roberto Cingolani è fiducioso sulla proposta per un tetto al prezzo del gas in Europa e starebbe lavorando in tandem con Meloni per il passaggio di consegne. Ma non si esclude che la probabile futura premier come primo provvedimento dovrà varare un quarto decreto aiuti che potrebbe arrivare fino a 25 miliardi, includendo anche uno scudo per i morosi.

  • Di questi 25 miliardi, 10 sono stati lasciati in eredità da Draghi, grazie al minor deficit ufficializzato dal ministro dell’economia Daniele Franco nella Nadef.

In manovra Meloni respinge le richieste leghiste di fare «come la Germania», che ha stanziato 200 miliardi in sostegno di famiglie e imprese contro il caro energia. Sa che fare altro debito sarebbe dannoso. E sa che per governare in una situazione così complessa, in fin dei conti, dovrà essere «più draghiana di Draghi». Ad aspettarla c’è una legge di bilancio con scarsi margini di spesa, soprattutto con la revisione del Pil al ribasso. Da Fratelli d’Italia si era parlato dell’ipotesi di scriverla a quattro mani con Draghi: il premier è pronto a collaborare ma a scrivere la legge di bilancio sarà il nuovo governo.

  • Abbiamo più tempo Senza governo con pieni poteri, entro il 15 ottobre sarà presentato a Bruxelles il documento programmatico di bilancio, ma privo di misure politiche. Poi la Ue ha concesso una proroga fino a fine novembre per ricevere il testo aggiornato.

Battesimo di fuoco Per il nuovo Parlamento, che si riunirà il 13 ottobre, il primo provvedimento da convertire in legge sarà proprio il decreto aiuti ter da 14 miliardi lasciato da Draghi. Sarà difficile però caricarlo di altre misure: scade il 23 novembre e non ci sarebbe tempo, tra elezione dei presidenti di Camera e Senato, costituzione delle commissioni, incarico al premier designato, lista di ministri e giuramento al Quirinale.

 

INCONTRI RAVVICINATI
La prima uscita pubblica post elettorale della presidente del Consiglio in pectore Giorgia Meloni è stata al Villaggio della Coldiretti al Castello Sforzesco di Milano. «Serve uno Stato che parli con i corpi intermedi e le associazioni di categoria, a partire dal tema caro energia», ha detto, promettendo che «non intendiamo fare da soli». È il riconoscimento implicito che lo straordinario successo elettorale di Fratelli d’Italia è frutto di un consenso volatile: da qui la necessità di raccordare l’azione del prossimo governo anche con la società organizzata – ha scritto Dario Di Vico sul Corriere.

Dai sindacati Siamo pronti al dialogo con il nuovo governo senza pregiudizi, ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini. È un fatto positivo che la leader di Fratelli d’Italia abbia riconosciuto il valore e l’importanza del dialogo con i corpi intermedi, ha commentato il leader della Cisl Luigi Sbarra. I sindacati, in ogni caso, sono pronti a mobilitarsi su salari e pensioni. Il primo appuntamento è per sabato 8 ottobre in Piazza del Popolo a Roma con la manifestazione della Cgil dal titolo “Italia, Europa, ascoltate il lavoro”.

 

MERCATI IN ATTESA
Occhio al Mef «Ho parlato con diversi amministratori delegati in Italia e ho notato un ottimismo con cautela… Poi, ovvio, la composizione del governo sarà molto importante. Molto dipenderà dalla scelta del ministro delle Finanze. Oggi l’economia italiana cresce più di quella tedesca. Il sistema bancario è davvero in buono stato, dopo anni di ristrutturazioni», ha detto in un’intervista al Corriere il capo di Blackrock Larry Fink.

Rating L’agenzia Moody’s intanto non ha aggiornato il giudizio sul debito italiano e aspetta la formazione del nuovo governo.

 

PARTITE APERTE
In attesa 
La privatizzazione di Ita Airways è entrata nel vivo, ma un eventuale accordo tra il Tesoro e il fondo Certares potrebbe dover aspettare l’insediamento del nuovo governo.

Fine dello stallo? La proposta non vincolante di Cdp sulla rete di Tim potrebbe arrivare entro metà ottobre. Fratelli d’Italia sarebbe favorevole alla nascita di un operatore di rete a controllo pubblico. Ma non si è ancora capito di che tipo di operatore si tratterà. 

Fronte del porto
 Dopo la decisione del Tribunale di Trieste, Wartsila ha revocato la procedura di chiusura dello stabilimento di San Dorligo della Valle, con i 451 licenziamenti. I legali del gruppo hanno comunque annunciato l’impugnazione del provvedimento.

 

QUI EUROPA
La Commissione europea ha dato il via libera alla seconda rata di finanziamenti per l’Italia del Recovery fund. Da Bruxelles è arrivata la valutazione preliminare positiva della richiesta avanzata a fine giugno, che certifica il raggiungimento dei 45 obiettivi del Pnrr per il primo semestre del 2022. Draghi intanto blinda la terza rata, puntando a raggiungere 29 dei 55 obiettivi del secondo semestre entro la fine di ottobre, quando salvo sorprese si terrà il passaggio di consegne a Palazzo Chigi.

Agenda europea Oggi si tiene l’Eurogruppo, domani l’Ecofin. Venerdì 7 ottobre si terrà a Praga il vertice informale del Consiglio europeo, dove, tra le altre cose, i leader degli Stati membri parleranno della sicurezza delle infrastrutture energetiche.

 

I DATI DA GUARDARE
Come va il lavoro 
dati Istat di agosto registrano un calo di 74mila occupati, più uomini che donne. Tornano a crescere gli inattivi, si registrano quasi 100mila contratti a tempo indeterminato in meno e si arresta la crescita di quelli a tempo determinato. E con la crisi energetica in corso, si prospetta una nuova emorragia occupazionale.

Non studio e non lavoro Nel suo report annuale “Education at a Glance 2022”, l’Ocse rileva come la quota di Neet di età compresa tra 25 e 29 anni in Italia era già in aumento al 31,7% durante la pandemia da Covid nel 2020 e ha continuato ad aumentare fino al 34,6% nel 2021. Mentre la laurea continua a garantire il posto di lavoro, soprattutto per le donne.

Questione di sicurezza Nei primi otto mesi del 2022, l’Inail ha registrato quasi 500mila denunce anche se calano le morti sul lavoro. Colpisce però un dato riportato da Dataroom del Corriere: su 2 miliardi e 179 milioni di euro stanziati dal 2010 al 2018, ben 887 (il 40%) non sono mai stati distribuiti e quindi investiti in sicurezza.

 

IL POLSO DEL LAVORO
Dietrofront? L’impennata dei prezzi di luce e gas starebbe spingendo i lavoratori a tornare in ufficio, con l’obiettivo di risparmiare sulle bollette. In un report dell’Inapp, è emerso come solo il 20% dei lavoratori sarebbe disposto a guadagnare meno per continuare a lavorare da remoto per una parte della settimana, soprattutto in assenza di rimborsi per il caro-energia. Dai sindacati aumenta la pressione perché si stabiliscano delle compensazioni prima di firmare gli accordi individuali con cui è regolato lo smart working.

In ospedale Il ministero dell’Economia ha dato il via libera, con osservazioni, al contratto nazionale della sanità, che prevede aumenti medi da 175 euro ai 544mila dipendenti del settore. Ora manca l’ultimo passaggio in consiglio dei ministri.

Bonus anti rincari Stellantis verserà ai dipendenti francesi del gruppo un bonus una tantum fino a 1.400 euro, nel mese di ottobre, come misura anti-inflazione. Ora si apre la discussione per replicare la misura anche in Italia.

Trasparenti a chi? Confindustria, Confcommercio, Confesercenti e Assolavoro lamentano l’eccesso di adempimenti burocratici a carico dei datori di lavoro dovuti alle nuove norme del decreto trasparenza in vigore da agosto. I partiti della nuova maggioranza di governo promettono modifiche e semplificazioni.

Salute mentale L’Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato le sue linee guida sulla gestione della salute mentale sul lavoro. Si stima che circa 12 miliardi di giornate lavorative vengano perse ogni anno a causa di depressione e ansia. Per la prima volta, l’Oms raccomanda la formazione dei manager per prevenire l’instaurarsi di ambienti di lavoro stressanti e fornire risposte ai lavoratori in difficoltà.

 


SAVE THE DATE! 
Martedì 5 ottobre al Teatro Franco Parenti di Milano, e in streaming, si terrà il Festival di Gastronomika. Parleremo anche di lavoro nel settore della ristorazione, con un panel dedicato. Vi aspettiamo!

Per oggi è tutto.

Buona settimana,
Lidia Baratta

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