Pranzi pantagruelici rimasti quasi intatti, porzioni figlie dell’apprensione di non aver cibo a sufficienza per tutti gli invitati o abbandonate per Ko tecnico di commensali stremati dopo a settima portata: le festività sono un autentico stress test anche per il nostro frigorifero, pronto a trasformarsi incolpevolmente in fonte di agenti patogeni.
Se su alcuni punti non possiamo esercitare il controllo (il cesto alimentare natalizio è uno dei regali più gettonati, con qualche difficoltà due cesti sono ancora gestibili, ma dal terzo in avanti occorre dare fondo alla fantasia…), su altri siamo pienamente liberi di adottare comportamenti virtuosi che faranno bene alla nostra salute. E anche a quella del frigorifero (senza dimenticare che, all’occorrenza, avete sempre a disposizione un altro frigorifero naturale: il balcone).
In soccorso di dispense e frigoriferi è intervenuta TÜV Italia – filiale italiana del gruppo TÜV SÜD, uno degli enti di certificazione più importanti al mondo – che ha elencato sei buone pratiche e accorgimenti da seguire per evitare sprechi di cibo e non correre inutili rischi.
Controllare sempre l’etichetta
Quando ci troviamo in un punto vendita è importante leggere sempre attentamente l’etichetta per conoscere tutti gli ingredienti contenuti nel prodotto che stiamo acquistando, in particolare per individuare eventuale presenza di allergeni.
Attenzione ai cibi freschi
Soprattutto in caso di acquisto di alimenti freschi e deperibili – come latte e latticini, carne, pesce, uova, salse e creme a base di uova crude – è necessario fare attenzione a non eccedere con i quantitativi perché questo genere di prodotti hanno una vita commerciale di breve durata e per le loro caratteristiche costituiscono terreno favorevole alla crescita dei microrganismi patogeni.
Non riempire eccessivamente il frigorifero
La circolazione dell’aria all’interno del frigorifero consente il corretto raffreddamento e la conservazione dei cibi, per questa ragione è importante evitare di riempirlo eccessivamente. Per lo stesso motivo è bene anche non comprare o preparare più pietanze del necessario che finirebbero, inevitabilmente, per risultare troppo vicine.
Il momento più critico: dopo la cottura
Chi ha l’abitudine o la necessità di preparare piatti cotti in anticipo presti molta attenzione alle modalità di conservazione: è necessario raffreddarli velocemente e conservarli in frigorifero altrettanto rapidamente. Lasciare quanto cucinato a temperatura ambiente va bene soltanto se il tempo previsto è breve e, in ogni caso, non conservate mai avanzi che non siano stati messi in frigorifero entro quattro ore dal momento del consumo.
Conservare correttamente gli avanzi in frigorifero o freezer
Dopo il pasto gli avanzi possono essere conservati in frigorifero per 2 o 3 giorni massimo, ma è necessario collocarli in contenitori puliti e chiusi, e posizionarli nei ripiani alti del frigorifero. Se si intende congelare gli avanzi, è bene evitare l’utilizzo di carta, cartone o vaschette di alluminio, preferendo invece contenitori chiusi adatti al contatto con gli alimenti e al congelamento.
Scongelare gli avanzi in modo corretto
Anche lo scongelamento degli avanzi segue percorsi precisi: va fatto in frigorifero oppure in acqua fredda all’interno di un contenitore chiuso, per non eliminare i nutrienti dall’alimento con l’azione dell’acqua. In alternativa si può sempre cuocere direttamente l’alimento congelato.
Bastano davvero pochi accorgimenti per trascorrere un Natale sereno e poter consumare quanto rimasto da pranzi e cenoni anche nei giorni successivi, evitando gli sprechi e facendo così un regalo anche all’ambiente.