Dopo aver dedicato le pubblicazioni precedenti alle donne della scienza (“Women in Science”), all’empowerment femminile (“Powerful Women”) o alla sostenibilità ambientale vista con gli occhi delle lavoratrici (“The Green Issue”), è uscita in febbraio la nuova edizione “Women4Women”, il magazine tematico di Fujifilm. Si tratta di un numero interamente incentrato sull’alimentazione: “The Food Issue”, curato e interpretato da un team tutto al femminile composto sia da dipendenti della multinazionale che da collaboratrici esterne.
In comune a tutte la volontà di raccontare il proprio mondo del cibo e il suo forte valore simbolico, sia come mezzo per prendersi cura di sé e degli altri, sia come strumento di apertura e condivisione culturale, ponte tra realtà sempre più vicine e dai confini sempre più sfumati.
Ne è nata una rivista che è anche un ricco ricettario internazionale, perché ogni partecipante ha raccontato la propria storia condividendo una ricetta preferita o una qualche preparazione tipica del proprio Paese di origine.
Spiega Luana Porfido, European Head of Corporate Communication and ESG Management di Fujifilm Europe: «Abbiamo voluto inaugurare il 2023 con il nuovo numero dedicato al food; un tema che crediamo sia in grado di portare conforto, unione, gioia e leggerezza ma anche trasformazione. Attraverso le testimonianze delle nostre ambassador veniamo a conoscenza delle tradizioni culturali dei loro Paesi e leggiamo come il cibo oggi ricopra un ruolo nuovo e importante, come per la prevenzione delle malattie o la nutrizione infantile. Scopriamo anche che il cibo può diventare un terreno di sperimentazione per nuovi gusti e ricette o un luogo per mettersi alla prova con le coltivazioni domestiche».
Si parte quindi da Singapore, con Ivy Leng Yen Hwee e il suo intervento (“L’alimentazione ci mantiene vitali, forti e felici!”) accompagnato dalla ricetta del pollo con salsa di soia glassato con olio di sesamo, poi si passa a Wajiha Zafar e al suo racconto di vita e cibo pakistano; più avanti troviamo Ludovica Visini e la sua passione per la colazione (con annessa dichiarazione d’amore, tra gli altri, per Pavé Milano) e Amanda Ollis che dal Sudafrica porta la speziata e agrodolce ricetta del Cape Malay Bobotie.
Dal Regno Unito Sally-Ann Pilcher racconta di far parte di una comunità, la Treewell Farm, dove i bambini con disabilità mentali possono imparare a coltivare la terra e il raccolto viene dato alle famiglie della zona a basso reddito, mentre l’appassionata di giardinaggio Marie-Sophie Klüber dalla Germania racconta il suo legame speciale con la terra, nato grazie al progetto comunitario “Gardening4Ju”, il cui obiettivo è insegnare alle giovani generazioni la provenienza degli alimenti e l’importanza di proteggere il clima, le specie e la coltivazione di prodotti locali e stagionali.
Amina Rotik, che oggi lavora negli Emirati Arabi Uniti, ha appreso il valore del cibo da piccola, durante l’occupazione in Bosnia, e racconta di come da quel periodo buio il cioccolato sia diventato il suo antistress grazie al gesto gentile di un soldato delle Nazioni Unite; Fatma Topçu Ay e Aslınur Topaç parlano dei benèfici e rilassanti effetti del cucinare sulla psiche umana e a questo proposito propongono di cimentarsi nel Hünkar Beğendi, piatto tipico turco con stufato d’agnello su crema di melanzane.
Di grande rilievo anche i contributi esterni ospitati nella rivista. Tiziana Primori, presidente di Fico Eataly World, spiega come il parco sia nato dalla volontà di creare un luogo di scambio, di aggregazione e di cultura per raccontarne le caratteristiche e l’evoluzione e per insegnare la biodiversità: «Il cibo, come tutti gli altri aspetti della società, si trasforma, si evolve e viene contaminato dalle culture che lo circondano. Inoltre dobbiamo considerare il suo valore aggiunto come motivatore sociale capace di unire le persone».
Francesca Giovannini, digital creator e autrice del libro “Cucina essenziale. Semplice e consapevole”, sottolinea l’importanza di attuare buone pratiche sostenibili nella vita quotidiana e di fare scelte più consapevoli per favorire la riduzione dell’impatto ambientale: scelta di prodotti biologici e di stagione con imballaggio plastic free, riduzione dello spreco alimentare riutilizzando gli scarti e attraverso un’organizzazione più accurata della propria dispensa o ancora con la selezione di elettrodomestici o utensili di qualità e duraturi.
Infine Paola Calefato, digital specialist presso Feltrinelli, illustra l’evoluzione della percezione della cucina sottolineando come sia i nuovi media che i canali tradizionali abbiano negli ultimi anni dedicato maggiore attenzione alle tematiche legate al mondo del food, generando più consapevolezza e sensibilità nei lettori e consumatori finali.