Due giorni di incontri e dibattiti interamente dedicati al futuro della gastronomia: è ciò che avverrà il 26 e 27 novembre al Teatro della Gastronomia allestito nella città piemontese presso la sala storica del teatro sociale albese G. Busca, in piazza Vittorio Veneto. Il festival “Food for Future – Cibo in movimento” coinvolgerà una quarantina di relatori provenienti sia dall’Italia che dal Paese che per questa prima edizione è stato designato come ospite dell’evento, ovvero la Francia. Tutti i partecipanti saranno chiamati a dialogare e confrontarsi sul futuro della gastronomia attraverso riflessioni che terranno conto del valore della biodiversità, della sostenibilità e della creatività in cucina.
L’evento è organizzato dalla Città di Alba, nell’ambito dei progetti della Città Creativa Unesco per la Gastronomia, in collaborazione con Luciano Tona, chef e ambasciatore di Alba Città Creativa Unesco, e con la giornalista enogastronomica Sarah Scaparone.
«Questo Festival – commenta l’assessore al turismo della Città di Alba, Emanuele Bolla – rappresenta un grande esperimento di innovazione. In un originale allestimento del nostro Teatro assisteremo a una serie di confronti dal ritmo veloce e dal contenuto profondo, organizzati per apportare nuove visioni legate al mondo della gastronomia e per confrontarsi sui temi del futuro. Abbiamo studiato un format nuovo che si preannuncia coinvolgente e ricco di contenuti dinamici».
La giornata di domenica sarà dedicata alle realtà italiane e ai temi della creatività, della biodiversità e delle interpretazioni sostenibili nel futuro della gastronomia. Previsti undici panel, moderati da Sarah Scaparone e Domenico Biscardi, ai quali parteciperanno trenta relatori pronti ad affrontare temi che andranno dalle forme ed evoluzioni in pasticceria (con Iginio Massari, Maicol Vitellozzi e Christian Marasca di Zia Ristorante, Roma, e la designer Astrid Luglio) ai valori gastronomici di un territorio (con Massimo Spigaroli di Antica Corte Pallavicina, Polesine Parmense, Marco Bosi, assessore alla Città Creativa Unesco del Comune di Parma, Antonello Magistà di Pashà, Conversano, Simona Beltrami di Magorabin, Torino).
Come l’architettura dell’ospitalità sia importante anche in un percorso gustativo sarà il tema affrontato da Carlo Gasparini, design director Alessi, Junko Kirimoto, architetto, e Paolo Rossino, direttore Consorzio Alta Langa, mentre con Enrico Giacosa (Consorzio Produttori Pan ed Langa) ed Enrico Rivetto (Azienda Agricola Rivetto, Serralunga d’Alba) si racconterà il pane di Langa.
Nel pomeriggio con Antonio Biafora di Hyle (San Giovanni in Fiore), Simone Cantafio di La Stua de Michil (Corvara) e Juri Chiotti di Reis-Cibo Libero di Montagna (Busca) si affronterà il tema della cucina di montagna e dell’infinita risorsa delle sue materie prime.
A seguire Claudio Cecchinelli, di Bergamo Città Creativa Unesco per la Gastronomia, Rina Poletti, sfoglina, e Beppe Rambaldi di Cucina Rambaldi (Villardora) parleranno della pasta italiana patrimonio Unesco, mentre Andrea Bezzecchi di Acetaia San Giacomo, Josko Sirk di Sirk de La Subida e Silvio Salmoiraghi di Acquerello (Fagnano Olona) racconteranno come l’aceto in cucina sia sempre più linea distintiva di una cucina mediterranea.
Matteo Sormani di Walser Schtuba (Riale), Alessandro Gilmozzi di El Molin (Cavalese) e Alessandro Gavagna di La Subida (Cormons), quindi Federico Francesco Ferrero (nutrizionista) e Simone Mellano (direttore Asprocarne Piemonte) dialogheranno circa la sostenibilità legata al mondo della selvaggina e della carne.
Infine Antonio Ziantoni di Zia Ristorante (Roma), Davide Franco di Piazza Duomo (Alba) e Alessandro Negrini di Il Luogo di Aimo e Nadia (Milano) parteciperanno al confronto su come la città possa diventare territorio.
Il programma prevede poi uno spostamento serale al Mudet (il nuovo Museo del Tartufo di Alba, nel cortile della Maddalena) dove si terrà l’International Gala Creative Dinner, una sperimentazione di contaminazione tra culture internazionali. A cucinare saranno gli chef coinvolti all’interno delle Città Creative Unesco per la Gastronomia provenienti da Francia, Libano, Spagna e Portogallo. Saranno infatti professionisti provenienti dalla città francese di Rouen (chef Flore Madelpuech, La Table de Flore), da quella libanese di Zhale (Focal Point Michel Abou Abboud), da Denia, in Spagna, (chef Alberto Ferruz, BonAmb) e da Santa Maria da Feira, Portogallo (chef Luis Sotto Mayor), a ideare, insieme a Enrico Crippa, chef di Piazza Duomo, un menu di sperimentazione tra culture internazionali, mettendosi alla prova con prodotti locali.
La giornata di lunedì 27 novembre, aperta da chef Enrico Crippa, sarà interamente dedicata al Paese ospite, la Francia, con interventi individuali mirati a scoprire, in primis con le nuove generazioni, il futuro della pasticceria e della cucina d’Oltralpe. A partire dalla nouvelle cuisine, che dagli anni ’60 ha sensibilmente influenzato e guidato gli chef e la ristorazione europea, le riflessioni su come e quanto la gastronomia francese è evoluta, si evolverà e riuscirà a segnare ancora la strada per le nuove generazioni saranno, in un susseguirsi di talk individuali: Blanche Loiseau (Loiseau du Temps, Besançon), Boris Harispe (L’Abissiou, Sable-d’Olonne), Kazuyuki Tanaka (Racine, Reims), LoÏc Villemin (Toya, Faulquemont), Jérôme Jaegle (Alchémille, Kaysersberg-Vignoble), Muriel Aublet-Cuvelier (chef e pasticcera, Parigi), Jérôme Schilling (Lalique, Bommes), Marius Dufay (Mirazur, Mentone), Régis Marcon (Restaurant Marcon, Saint-Bonnet-le-Froid).
L’evento si concluderà con la celebrazione del sessantesimo anniversario del concorso enogastronomico “Il Piatto d’Oro”, conclusosi nel 1963 e organizzato dalla Famija Albeisa che mise così le basi per lo sviluppo del sistema della ristorazione e del turismo di Langhe e Roero, e la premiazione dei locali che dal 10 al 24 novembre hanno aderito all’iniziativa proponendo menu legati a questo tema
Il programma completo e il link per le prenotazioni sono disponibili sul sito del festival.