AhrntalS’Toul, l’evento gastronomico che racconta la Valle Aurina

Il ristorante Lunaris 1964 si prepara a celebrare un ritorno alle origini grazie al progetto ideato dallo chef Matthias Kirchler

©Francesco De Marco

Ahrntal in tedesco, Toul in dialetto sudtirolese, Aurina in italiano: tre nomi diversi che riconducono alla stessa idea di ambiente montano incontaminato. È la valle più settentrionale del nostro Paese, incastonata tra decine di cime che superano i duemila metri, oltre ottanta quelle che oltrepassano i tremila.

“Valle dorata” per gli antichi romani, questa porzione di Dolomiti al confine con l’Austria serba una natura intatta, paesaggi mozzafiato, castelli e una cultura gastronomica che fonda le sue origini nell’era del bronzo per poi svilupparsi con i celti, che qui fondarono i primi insediamenti e commerci di formaggio.

©Francesco De Marco

Più riservata e meno turistica rispetto ad altre valli limitrofi, negli ultimi anni si sta sempre più sviluppando mantenendo però la sua forte identità alpina. Qui, tra boschi e malghe, è nato lo chef Matthias Kirchler che con il passare degli anni è diventato un punto di riferimento per la popolazione locale e per l’Alto Adige, grazie al suo stile, puro e incontaminato come la sua valle, che prende forma e vita tra i fuochi della cucina del Lunaris 1964, il ristorante gourmet situato all’interno del Lunaris Wellnessresort.

©Francesco De Marco

Ed è proprio la montagna la fonte d’ispirazione e il cuore di “S’Toul”, un evento che servirà a raccontare il lato gastronomico della Valle Aurina, tramite il lavoro svolto dallo chef Kirchler insieme agli allevatori locali, con i quali si è generato, con il passare degli anni, un rapporto di collaborazione e fiducia, come lo spirito montano insegna per la reciproca sopravvivenza.

Tra malghe, produttori ed allevatori locali, chef Kirchler insieme all’Associazione Turistica della Valle Aurina e tutto lo staff del Lunaris Wellnessresort, dall’8 al 10 novembre accoglierà e guiderà la cordata di ospiti in un progetto di accoglienza che ha l’intento di trasmettere la storia e la cultura gastronomica della Valle Aurina. Questa prima edizione invernale punterà soprattutto a far conoscere il rapporto tra produttore e chef, raccontando come sia possibile generare una proposta fine dining basata sull’estremo essenziale.

©Francesco De Marco

X