La nuova edizione della manifestazione fiorentina dedicata al mondo dell’enogastronomia celebra l’aspetto visivo delle materie prime e dei prodotti alimentari, con il relativo carico di gioia, positività e allegria che portano con sé. Le forme stilizzate e le tinte vivaci degli ingredienti più noti delle nostre tavole diventano così simboli della grande varietà di sapori offerta dal percorso espositivo della manifestazione.
Tra le novità di Pitti Taste 2024 c’è l’ampliamento degli spazi dedicati alla kermesse, con l’aggiunta del Padiglione della Ghiaia e dell’area monumentale della Fortezza. Il primo ospiterà alcune attività parallele a quelle espositive: l’Unicredit Taste Arena accoglierà i Ring di Davide Paolini (“Le fermentazioni del cibo”, “L’importanza del brand nelle Pmi”, “Il vino in anfora”) e i tradizionali Taste Talks (“Il sapore del colore”, “Fake Color / Fake Food”, “I colori del paesaggio”, “Dal seme al piatto: come si diventa cibo”).
Da non perdere sabato 3 alle ore 15 “Bianco o nero? Come i colori incidono sulla nostra dieta e sulle nostre scelte alimentari”, un approfondimento su come i tempi e le mode cambino la nostra visione e guidino le nostre scelte anche in campo alimentare, a cura di Anna Prandoni (direttrice di Gastronomika) e con Paola Alberti (Bioalberti), Cristiano Savini (Savini Tartufi) e Stefano Silvi (Nerofermento).
Anche lo spazio ristorativo, a cura di Filippo Ristorante a Pietrasanta, sarà animato da eventi e degustazioni, mentre nel Taste Shop si potranno acquistare i prodotti scoperti durante la visita.
Alla Sala della Volta sarà possibile visitare il progetto speciale di questa edizione, ovvero la mostra “New Egg”, un’ironica collezione di venti pollai domestici, oggetti che travalicano i confini tra arte, design e architettura, pensati dal duo Vedovamazzei, con la direzione artistica di Nicolas Ballario e la presentazione di Giannoni & Santoni.
L’esposizione vera e propria sarà suddivisa in tre sezioni: Taste Tour, Taste Spirits e Taste Tools.
Il Taste Tour parte dal piano attico del padiglione centrale con il mondo dei salati, per proseguire al piano terra in un’area ampliata rispetto alla scorsa edizione e che accoglie, a fine percorso, una selezione di prodotti per speciali momenti di consumo, dalla colazione al brunch agli spuntini. Qui dolce e salato convivranno, mentre il padiglione Cavaniglia sarà dedicato solo ai sapori dolci.
Lo stesso padiglione Cavaniglia ospiterà anche Taste Spirits, il focus dedicato a ventiquattro etichette artigianali tra le migliori rappresentanti del made in Italy in tema di gin, vermouth e amari.
Al piano attico e al piano terra del padiglione centrale invece Taste Tools sarà dedicato agli accessori per la tavola e per la cucina.
In questi spazi saranno raccolti tutti gli espositori selezionati, il cui numero sale a oltre seicento (di cui un centinaio al debutto) e che presenteranno i valori e le specificità della cultura produttiva e della tradizione gastronomica italiana ai numerosi visitatori attesi. L’edizione 2023 ha registrato infatti circa diecimila presenze, di cui oltre settemila operatori del settore e quasi seicento compratori dall’estero (Francia, Germania, Stati Uniti, Svizzera, Regno Unito, Austria, Spagna, Olanda, Belgio, Lituania i mercati esteri più rappresentati, ma buone presenze anche dall’area scandinava, Giappone, Corea del Sud, Cina, Australia, Sud Africa, Kirghizistan e Kazakistan).
«Taste continua a crescere, ma non solo in termini quantitativi» è la dichiarazione di Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine. «In diciassette edizioni, il numero delle aziende presentate è ovviamente salito, ma le sempre più numerose richieste di partecipazione al salone vengono selezionate in maniera accurata attraverso le maglie strette della qualità, pensando alle esigenze dei nostri interlocutori, vale a dire professionisti del mondo food sempre più internazionali e preparati. Per questo oggi Taste è una manifestazione che riunisce in un unico contesto sia le piccole realtà di nicchia sia le aziende più strutturate che riescono a soddisfare mercati più ampi pur mantenendo intatte qualità e artigianalità. Marchi cult che non ci stanchiamo mai di scoprire e di far scoprire».
Da non dimenticare tutti gli eventi e le iniziative che coinvolgeranno la città fiorentina in occasione del “Fuoritaste”. Si va dal Girotolio, una cena “a premi” con protagonisti quattro Evo da altrettante regioni e una sfida tra i partecipanti a indovinare gli abbinamenti tra oli e piatti in menu, a “Da pop a gourmet”, con le pizze di tre maestri dell’arte bianca abbinate a tre diverse cucine del mondo (Perù, India e Corea).
Al Teatro del Sale verrà messa in scena “Maledetti gli spaghetti”, un’anteprima dello spettacolo scritto, diretto e interpretato da Leonardo Romanelli, mentre al Companion del 25 Hours Hotel si terrà “La notte del Negroni”, una serata di readings condotta da Leonardo Romanelli intorno al tema cocktail. Nello straordinario contesto del Museo dell’Opera del Duomo di Firenze Pieve di Campoli, azienda dell’Istituto Sostentamento Clero Diocesi di Firenze, presenterà i suoi prodotti con assaggi in degustazione firmati da Vito Mollica.