Roberto Vannacci è stato sospeso dal suo ruolo di vicepresidente del gruppo europeo dei Patrioti per l’Europa. L’annuncio lo ha dato ieri il capodelegazione del Rassemblement National Jean-Paul Garraud, parlando al termine di una conferenza stampa a Strasburgo organizzata proprio dalla formazione di estrema destra nata lo scorso luglio da un’idea del primo ministro ungherese Viktor Orbán. Non si sa ancora quale sia il motivo, ufficialmente. «Sino a due giorni fa risultavo vicepresidente, ora non lo so, nessuno mi ha detto nulla. Devo vedere sul sito. Contano i documenti ufficiali, io non ho ricevuto niente di ufficiale a riguardo», è il commento di Vannacci.
A margine della sessione Plenaria del Parlamento europeo in corso in questi giorni, i Patrioti hanno organizzato un incontro con la stampa in cui diversi dirigenti del gruppo, come la vicepresidente Kinga Gal del partito ungherese Fidesz – proprio quello di Orbán – hanno espresso «piena solidarietà» al leader della Lega Matteo Salvini, attualmente sotto processo per il caso Open Arms. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche le eurodeputate leghiste Silvia Sardone e Susanna Ceccardi. Ma non c’era, appunto, Roberto Vannacci, a causa della sospensione.
Eppure Vannacci si è esposto subito sul caso Open Arms. «Come uomo di Stato e con profondo rispetto delle istituzioni, esprimo la mia solidarietà al ministro Matteo Salvini per le difficili vicende giudiziarie che sta affrontando», ha detto il generale. «Sono convinto che l’azione politica e amministrativa debba essere sempre guidata dalla tutela degli interessi del Paese e dal rispetto delle leggi. Al contempo, nutro piena fiducia nel lavoro della magistratura e nel nostro ordinamento statale, che dispone di tutti gli strumenti necessari per partorire una decisione equa, capace di chiarire la buona fede e l’evidente legittimità degli intenti che hanno guidato le azioni del ministro Salvini. Sono certo che la sua condotta, volta palesemente alla difesa dell’interesse nazionale, sarà riconosciuta conforme alla legge e allo spirito delle istituzioni democratiche».
Quando a luglio Vannacci è stato eletto con la Lega è subito stato nominato tra i sei vicepresidenti del gruppo. Ma come riporta Repubblica nei giorni seguenti, alcuni esponenti dei Patrioti per l’Europa avevano criticato la scelta giudicando il generale troppo estremista, omofobo e potenzialmente problematico, soprattutto per i contenuti del suo libro “Il mondo al contrario”.
La notizia è arrivata a poche ore dall’inizio della prima festa nazionale di Noi con Vannacci a Viterbo, in programma oggi e domani.