La premier del secoloLo scudo penale e la legge maggioritaria sono i primi passi verso uno Stato autoritario

Le due proposte del governo per un’ulteriore copertura legale alle forze dell’ordine e la riforma della legge elettorale in senso iper maggioritario sono parte di una strategia più ampia volta a concentrare il potere nelle mani dell’esecutivo. Il Quirinale ha fermato (per ora) la prima, ma le opposizioni sottovalutano il problema della seconda

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La polizia, i carabinieri, tutte le forze dell’ordine, sono uno scudo indispensabile per la tutela dei cittadini e delle istituzioni in uno Stato di diritto. L’idea di garantire alle forze dell’ordine uno scudo penale per impedire che abbiano «le mani legate» ribalta questa concezione e introduce sulla strada dello Stato autoritario e del regime poliziesco, in qualsiasi forma essa sia attuata. Le prime reazioni negative all’idea del Governo sono arrivate proprio dai sindacati di polizia e carabinieri, con qualche significativa eccezione dei gruppi più vicini all’estrema destra governativa.

Al momento il governo Meloni ha fatto una parziale marcia indietro, su pressione del Quirinale pare, pur cercando di fare almeno un primo passo in avanti. Lo vedremo nei prossimi giorni. Ma la strada è tracciata. Alla prima occasione che si presenterà –  e i gruppi antagonisti, proPal, anarchici, infiltrati o no che siano sono pronti a fornirla –  l’idea verrà rilanciata e concretizzata.

Questo passaggio autoritario fa parte del progetto originario di Giorgia Meloni, imperniato su un sistema di premierato che progressivamente abolisca ogni controllo sul potere esecutivo, a cominciare da quello parlamentare. Meloni, nella nota conferenza stampa di inizio anno che ha segnato il naufragio della funzione di controllo della stampa nazionale, ha annunciato che, nel caso non si faccia in tempo a varare il premierato, modificherà la legge elettorale per avvicinarsi allo stesso risultato. 

La presidente del Consiglio non avrà avuto il tempo di guardare le prime puntate della inquietante serie televisiva M. Il figlio del secolo”, ma certamente sa che cosa è e che cosa ha prodotto la Legge Acerbo, che introdusse un premio di maggioranza dei due terzi dei parlamentari alla lista prima arrivata che avesse superato il venticinque per cento dei voti nell’elezione proporzionale. Non proporrà il venticinque per cento come base minima, non ne ha bisogno, ma il premio di maggioranza sarà consistente, vedrete. Di tutto ciò l’opposizione si accorgerà quando sarà troppo tardi e a qualche partito che vi si annicchia non dispiacerà guadagnarsi un premio di minoranza nella forma di un bonus per la futura spartizione del sottogoverno.

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