A ciascuno la sua. Racconti e ritratti di famiglie

A ciascuno la sua. Racconti e ritratti di famiglie

Che aria tira nelle famiglieSiamo convinti di avere buone ragioni per scrivere un blog sulle famiglie, ragioni che nascono sia dall'esperienza professionale che dall'osservazione della realtà che ci circonda.Proprio durante la revisione del nostro libro “A ciascuno la sua. Racconti e ritratti di famiglie” che ha ispirato questo blog, c'è stato a Milano il grande raduno del Family day, alla presenza di papa Benedetto XVI. In quel momento abbiamo avuto la conferma dello stato d’irrequietezza di quest'istituzione tanto cara alla chiesa quanto ai politici. Sì, il termine famiglia ricorre e rimbalza in ogni campagna elettorale, in ogni predica e in molti discorsi, come se parlarne in continuazione possa in qualche modo fermare la sua oscillante evoluzione rassicurandoci tutti.I quotidiani si sono occupati più del solito della tematica. In ordine sparso alcuni titoli di questo periodo:L’amore come mix di spezie,Il bello di vivere in una comuneMadri autonome, padri inquieti, anziani indispensabili: conquiste e fragilitàLa leggerezza di avere due mammeNella tempesta ognuno a modo suoLa famiglia normocostituita è al centro del desiderio tra uomo e donnaLa famiglia è ormai un’opzione?Le nuove alleanze figlie della crisi: coppie gay, nuclei allargati: il futuro è già presenteLa famiglia numerosa è culla di socializzazioneQuando la scelta è un solo eredeContro l’iperfamilismo: si rischia di trasformare il rifugio in una trappolaLa famiglia ci dà fiducia e ci insegna a dire noiL’equilibrio inquieto della paritàI dati statistici certificano questo vento di cambiamento: le convivenze sono raddoppiate dal dopoguerra così come i single negli ultimi dieci anni, nell’ultimo anno i matrimoni sono stati solo di poco superiori ai divorzi, cresce il numero delle famiglie ricostruite, straniere e miste.Bene, alla luce di tutto questo non si può che guardare ciò che succede, sentire che aria tira, raccontare e cercare di capire, evitando di arroccarsi in classificazioni rigide e letture moraliste e/o didattiche dei fenomeni in corso.  

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