Ha fatto male Ceroni a non essersi consultato con nessuno prima di avanzare la sua singolare proposta. E’ possibile infatti che qualcuno gli avrebbe potuto far notare in tempo quanto confuse sono le sue idee e le conseguenti enunciazioni. Dice infatti – riporto testualmente – che “chi conosce la Costituzione sa che il Parlamento è sovrano; nell’articolato della Costituzione manca un’enunciazione espressa di questo principio”.
Se ne deduce una banale ipotesi: che Ceroni, per esempi, non conosca la Costituzione, perché chi “la conosce” al contrario sa che il popolo è sovrano e non il Parlamento. Del resto, se fosse come dice, non si capisce la sua proposta in cosa innoverebbe la Carta. Manca quindi “l’enunciazione formale di un principio” che è solo nella sua testa.
Tuttavia la cosa desta gran scandalo inutilmente, e i titoloni a nove colonne hanno ben poco senso. Berlusconi e la sua maggioranza hanno bel atri problemi: Ceroni non a caso ha buttato lì la proposta “a titolo personale”: e resterà col cerino in mano.
21 Aprile 2011