Peinlich. Così dicono i tedeschi per esprimere imbarazzo. E l’imbarazzo per le gesta di Silvana Koch-Mehrin è più che giustificato. L’esponente liberale, la cui sovraesposizione mediatica è andata intensificandosi negli ultimi due anni dell’era Westerwelle, siede oggi al Parlamento europeo, che, come noto, è il ricettacolo dei cosiddetti “trombati” dai parlamenti nazionali. Eletta per il rotto della cuffia come una dei quattordici vicepresidenti del Parlamento, la Koch-Mehrin è stata tra i deputati con meno frequenze sui banchi di Strasburgo. Voce flebile, contenuti approssimativi, sguardo perso. Che la signora Koch-Mehrin non fosse tra le menti più brillanti dell’FDP si è capito in particolare quando, in un talk-show televisivo di qualche mese fa, interrogata dal conduttore, che le chiedeva di indicare di quanto fosse aumentato il debito tedesco nelle due ore di diretta, se ne è uscita con un imbarazzante: “Seimila euro!”. Erano venti. Ma milioni. In studio calò per un attimo il gelo, poi si sentirono i risolini beffardi degli ospiti. Per chi conosce il tedesco, consiglio davvero di guardare il video. Ma non è finita qui. In giorni per nulla facili per le sorti dell’FDP (qui un nostro articolo per Il Foglio quotidiano), la rete pubblica la notizia che anche la tesi di dottorato della deputata liberale sarebbe in più punti un vero e proprio plagio. In poche ore l’Università di Heidelberg, presso la quale la signora Mehrin scrisse la sua dissertazione in filosofia nel 2001, ha già attivato una commissione per verificare le accuse. Dopo lo scandalo zu Guttenberg e le voci su presunte scopiazzature della tesi da parte della figlia dell’ex governatore della Baviera Edmund Stoiber, ora finisce nell’occhio del ciclone anche un esponente dell’FDP. Il colpo di grazia per un partito già agonizzante.
12 Aprile 2011