Stealing the lightLa grande estate Brit

Che non sia ancora estate lo sappiamo, ma per un vero Brit un raggio di sole significa solo una cosa: deve essere estate. Significa che per le ragazze è tempo di sfoggiare tutti i trend che i setti...

Che non sia ancora estate lo sappiamo, ma per un vero Brit un raggio di sole significa solo una cosa: deve essere estate. Significa che per le ragazze è tempo di sfoggiare tutti i trend che i settimanali patinati e a buon mercato hanno lanciato durante i mesi invernali, e farlo in fretta. Perchè, in verità, non si può mai sapere esattamente quanto duri, questa famosa estate Brit.

Primo giorno di primavera, nei pressi della stazione di Angel, quartiere di Islington, Londra nord, zona 1; non ho potuto fare a meno di notare con quale disinvoltura una ragazza camminasse in abiti più adatti ad un caldo weekend di giugno sulla riviera ligure che ad una fresca giornata lavorativa metropolitana. Perchè, in fondo, non costa niente sognare d’essere altrove. Davanti a lei, invece, una più convinta che la primavera fosse ancora troppo silenziosa per abbandonare gli UGG – i famosi stivali di montone made in Australia – ed i collant cento denari. Che fosse una turista..? Di solito è questa la prima cosa che distingue il vero Brit dall’infiltrato straniero: gli strati di vestiario che indossa. E l’innegabile contrasto diventa parte dello stile stesso della città.

Primo giorno di primavera (foto: Lorenza Frigerio)

E’ sempre in queste prime giornate di sole, però, che la vecchia Londra offre anche scorci inaspettati che fanno veramente apprezzare la peculiare abilità dei suoi abitanti di mischiare la necessaria vita di città al richiamo di una più bucolica. Sempre ad Islington, qualche isolato oltre la metropolitana, i negozi ed i marciapiedi affollati, mi posso concedere un pomeriggio di lettura seduta lungo il Regent’s Canal. Ovviamente non sono sola; c’è addirittura chi si è portato la canna da pesca..! A galleggiare ci sono anche bottiglie di plastica e rifiuti vari, ma pazienza; ci sono le barche, c’è il ponte dei primi dell’800 – quando il canale è stato costruito per trasportare carbone e materiali da costruzione – e ci sono anche sparute forme di vita palmipede a rendere il tutto quasi perfetto.

Sognando una vita bucolica (foto: Lorenza Frigerio)

Il weekend, invece, ci si sposta fino ad Hyde Park, affrontando una migrazione di massa nella Tube, che ricorda tanto il traffico dell’ora di punta dei giorni settimanali. L’unica differenza: gente in pantaloncini, panama e pareo (ebbene sì), pronta a trasferirsi lungo la Serpentine, il lago lungo e stretto che si estende attraverso il parco. Relax low cost: l’erba è gratis, le sdraio costano £4 per tre ore, £7 per tutta la giornata; certo, non proprio a buon mercato, ma – in fondo – non si può veramente attribuire un prezzo ad una giornata di sole nella City. Anzi, per i più ottimisti, c’è l’opzione in abbonamento stagionale: £40 per studenti, anziani e disabili, £100 per gli altri. E – come quasi tutte le cose di questa città – anche le coloratissime sdraio fanno parte di un progetto artistico e sociale. “Deckchair dreams“, sponsorizzato da Bloomberg ed ormai giunto alla sua quarta edizione, coinvolge artisti e studenti delle scuole londinesi e cinesi impegnati a proporre colorati design che vengono poi scelti per adornare i parchi della città.

Relax low cost (foto: Lorenza Frigerio)

A dire il vero, oggi a Londra sono tornate le nuvole…ma poco importa: il calendario dice che la stagione è appena cominciata.

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