“Adesso la partita Moratti-Pisapia è difficile ma non impossibile, non è come l’inter che va a giocare contro lo Shalke 04, per intenderci… Potrebbe essere invece una bella partita come Barcellona-Real Madrid, che sino alla fine si è giocata. Ovvio che io spero che Pisapia sia il Real Madrid, ma in questo momento lui è in vantaggio come il Barcellona. Per noi è come aver perso all’andata per 2 a 0, ora speriamo di andare là a vincere 3 a 0” . Lo ha detto il leghista Davide Boni, presidente del consiglio regionale della Lombardia in diretta ai microfoni della Zanzara su Radio 24. “Fuor di metafora – ha aggiunto – è comunque innegabile che qualcuno della Lega abbia dato un voto disgiunto”.
Pensieri contorti e metafora pallonara per un duello che nel centrodestra erano convinti di vincere senza supplementari e soprattutto senza brutte sorprese.
«Sono certo che ce la faremo. E allora si dovrà parlare di risultato eccezionale, clamoroso. Questo va sottolineato perché la sinistra ripete che la vittoria al primo turno sarebbe normale. Non è così. Cinque anni fa conquistammo il 52 per cento con l’Udc di Casini e i voti di Fini. Se solo Casini prendesse il 2 per cento e Fini l’uno – ma loro credono di raccogliere molto di più – si andrebbe al ballottaggio. Anche restando sotto il 50 per cento saremmo di molte lunghezze davanti alla sinistra». (Ignazio La Russa, intervista a “Il Giornale” l’11 maggio).
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“Non è possibile che Milano non sia governata da noi” (Berlusconi al coordinatore del Pdl Mario Mantovani, incontrato nel cortile di una scuola, oggi 16 maggio)