progetti fuori controllo ??? un bisogno gridato ??? vorrei ma non posso ??? l’arte dell’arrangiarsi ??? debole soluzione obbligatoria ??? oggetto parassita ???
Stiamo parlando di progetti spontanei legati alla gente più comune, che tenta con soluzioni improvvisate la soluzione ai propri problemi.
Potremmo continuare ad interrogarci per ore e insistere nel trovare un titolo che indichi una possibile risposta.
Osservando questi casi, quello che stupisce particolarmente è la capacità di risposta progettuale. Se pur con una certa ingenuità, alcune soluzioni mettono chiaramente in evidenza quale sia l’esigenza e contestualmente denunciano l’attesa di una soluzione ottimale.
La necessità di una risposta immediata, spinge ad una soluzione obbligata che tenta di supplire ad un problema emerso improvvisamente. Spesso tali soluzioni provengono dal basso, ovvero da un mondo esperienziale legato ai singoli e non da una consulenza o intervento professionale.
Ma è proprio questa audace “arte dell’arrangiarsi” che spesso offre stimoli fantastici; se catturati, tradotti con intelligenza e contestualizzati bene possono trasformarsi in prodotto.
I problemi, i bisogni, le mancanze, sono elementi che portano chiunque a pensare di risolvere i disagi che tutti i giorni si ripresentano. Nascono così soluzioni obbligate, piccole trasformazioni, oggetti parassita o ibridati e mixati ad altri, modificazioni, distorsioni, hacking, aggregazioni, soluzioni ricche di poetica e praticità istantanea. A volte assurdi, inguardabili, di breve durata e non riproducibili, propongono direzioni progettuali non ancora esplorate offrendo alle aziende e ai progettisti nuovi campi di intervento imprenditoriale.