Lo stipendio netto di un italiano in media non supera i 1.300 euro mensili, una cifra che nasconde, però, la forte differenza che c’é tra uomini e donne, con le lavoratrici che hanno retribuzioni più basse del 20%. Ancora peggio va per gli stranieri, che ricevono una busta paga sotto i mille euro.
I giovani, invece, scontano il fatto di essere neo-assunti e nei primi due anni di lavoro il salario medio è di appena 900 euro. E’ questa la fotografia scattata dall’Istat sulle retribuzioni nette mensili per dipendente nel 2010.
Nel Rapporto annuale sulla situazione del Paese, l’Istituto calcola, infatti, che lo stipendio medio di un cittadino italiano è di 1.286 euro, frutto di una ricompensa di 1.407 euro per i lavoratori e di 1.131 euro per le lavoratrici; in altre parole le donne sono pagate un quarto in meno.
“Sono questi i veri problemi degli italiani” commenta Antonio Di Pietro.
“Ogni giorno in Parlamento ci occupiamo di piccole leggine – continua – di piccoli provvedimenti che interessano una piccola cricca e una grande casta. Non ci occupiamo mai di lavoro, occupazione, infrastrutture, ambiente, difesa sociale, politica estera. Un giorno baciamo le mani a Gheddafi e un giorno gli buttiamo le bombe! Potrei fare un rosario di cose non fatte e di cose fatte male”.
Sul rosario nessun dubbio, le crediamo sulla parola. Ma la domanda è: in pratica, di preciso, cosa fate?