Sta diventando la meta turistica per eccellenza, anzi la meta turistica più alla moda. Niente musei, niente palazzi antichi, qui si viene per altro. Per i locali, per la vita notturna, per le spiagge, per il lusso, per lo shopping. E per poter dire “io ci sono stato”.
Entro la fine del 2011 si prevedono 7,9 milioni di turisti internazionali: quattro volte rispetto alla vicina Abu Dhabi, il doppio del Cairo e delle piramidi, perfino oltre New York (7,6 milioni di visitatori). Nella regione Dubai e’ al primo posto, nella classifica mondiale e’ nona. I dati arrivano da un rapporto particolare, quello della MasterCard, calcolato in base all’utilizzo delle carte di credito (l’Index of Global Destination Cities 2011).
Nonostante l’elevato giro di persone, non corrisponde però un altrettanto alto giro di soldi: 7,8 miliardi di dollari, molto poco se paragonati ai 25 miliardi spesi a New York. A Dubai, stranamente, sebbene ci siano mall, hotel e ristoranti a ogni isolato, si spende meno che altrove. Il motivo? Secondo la ricerca e’ il tipo di turismo: nella maggior parte dei casi solamente brevi soste, una sorta di assaggio di Medio Oriente, spesso tappa (e scalo aereo) per Paesi più distanti come Maldive, Australia, Estremo Oriente, oppure meta di viaggi d’affari.
Chi privilegia Dubai per soggiorni più lunghi, sono solo gli inglesi. Basta guardarsi in giro: sono loro i più affezionati agli Emirati, insieme ai nord europei. Se chiedi perché amano tanto la città, rispondono tutti allo stesso modo: il sole 365 giorni all’anno. Per loro lasciare pioggia e buio per luce e caldo non ha prezzo. Da soli spenderanno, entro la fine dell’anno, quasi un miliardo di dollari.