Pochi minuti fa su alcuni blog cinesi compare la notizia dell’incidente che ha coinvolto due treni ad alta velocità su un ponte tra Hangzhou e Wenzhou.
Sembra che un treno sia stato colpito da un fulmine facendolo rallentare e quasi fermare, il treno successivo si è scontrato con la coda del primo facendo cadere dei vagoni nel fiume sottostante. Quindi, la causa del disastro potrebbe essere imputabile alla carenza del sistema di sicurezza che avrebbe dovuto fermare il treno in coda una volta fermatosi quello davanti.
Dopo diversi difetti emersi nei giorni scorsi sulla rete ad alta velocità tra Pechino e Shanghai (treni fermi per ora sotto il sole in mezzo la campagna e senza aria condizionata), ora questa tragedia costringerà le autorità cinesi a riflettere sulla regole e sulla velocità dello sviluppo che stanno imponendo al paese, come se si dovesse dimostrare al mondo che sono sempre i migliori.
In Cina sono riusciti a compiere miracoli per molti aspetti: ponti sul mare aperto di 36 km costruiti in 4 anni, grattacieli di 600 metri spuntati su come funghi al ritmo di un piano al giorno, ma quando i sistemi si fanno complesi, ecco che gli errori aumentano. Probabilmente si è sottovalutata la sfida che ci si era posti, e cioè quella di offrire un servizio a 350-400 km/h con treni che partono ogni 15 minuti, come se si trattasse di una metropolitana una metropolitana lunga migliaia di chilometri.
Ecco alcune foto lanciate da un blogger con il suo telefonino:
Credo che sia venuto il momento che in Cina si inizi a rivedere certi programmi a tappe forzate proprio per evitare casi come questo.
Troppi incidenti sono accaduti per seguire programmi di costruzione spesso decisi cercando di far coincidere le aperture con eventi come il primo ottobre (festa della Repubblica Popolare Cinese) oppure con occasioni speciali come per il novantesimo anniversario della fondazione del Partito Comunista. I tecnici sono spesso costretti a fare i salti mortali per rispettare tempi forzati ed irragionevoli.
Ho visto nel 2004 a Shanghai un intero palazzo sprofondato sotto terra perchè stavano costruendoci la metropolitana sotto, la ennesima linea di 30 km completata in soli due anni (430 km di metropolitana scavati in meno di 8 anni..). Ma alla fine tutto torna come prima, si è riparato al danno e poi tutto come prima.
Questa volta non potrà essere così.
Con la qualità, con la tecnologia non si può scendere a compromessi, ora queste sono le prime vittime innocenti, spero che sarà un’occasione questa volta per fermarsi e riflettere e ripartire si con lo sviluppo del paese, ma imponendo principi inderogabili su sicurezza e qualità.
Le notizie ad un’ora dall’incidente, sono ancora comunque scarne, e quello che arriva sul web viene dai telefonini dei passeggeri sopravvissuti al disastro e che dimostrano e confermano che il cemento ha bisogno di tempo per rassodarsi, che l’acciaio deve essere temprato, che i bulloni devono essere ben stretti, e che i sistemi elettronici di sicurezza devono essere pensati a lungo prima di metterli in servizio.
L’ingegneria e la scienza non ha nazionalità, tutto deve essere pensato e costruito secondo criteri che non possono essere “cinesi” o “occidentali” ma che debbano rispondere al buon senso.
AGGIORNAMENTO DEL GIORNO DOPO:
purtroppo sembra che due italiani siano morti in questo incidente. Le notizie in Italia parlano di una italiana, qui tra la nostra comunità di Shanghai si parla di due connazionali coinvolti.
Avevo notato che pochissimo risalto fosse stato dato alla cosa fino ad oggi, vedremo che ora questa tragedia che tocca anche due nostri amici, arriverà sulle prime pagine.
Ma già da ieri la CNN, BBC, tutti i giornali on line stranieri davano ampio risalto a questo fatto che va al di là del solito incidente ferroviario: mette in discussione un modello di sviluppo che non ha voluto ascoltare gli esperti di tutto il mondo.
Sono quindi ora ancora più preoccupato pensando alle 40 centrali nucleari che si stanno costruendo nel paese. Sapete cosa voglio dire…..