Ma quante volte vi ci siete accapigliati? Sposti il rosso e scala il bianco. Completi una faccia e le altre diventano una quadro di Pollock. Da oggi potrebbe essere tutto più semplice. Secondo New Scientist, il leggendario Cubo di Rubik non ha più segreti. Non solo il classico 3x3x3 dei cestoni di giocattoli anni ’70. Ma ogni possibile versione del rompicapo che Ernő Rubik partorì nel 1974.
Il nuovo algoritmo è figlio di un’intuizione di Erik Demaine, scienziato informatico del M.I.T., ed è basato su una delle strategie più comuni di risoluzione: muovere un singolo quadrato di colore nella posizione desiderata senza stravolgere l’ordine del resto del cubo. Un metodo quasi mai totalmente efficace, che richiede un largo dispendio di tempo, ma per cui Demaine e i suoi hanno trovato la tipica scorciatoia.
Ogni quadratino colorato ha davanti a sé un percorso per collocarsi nella giusta posizione, con un algoritmo valido per tutti i cubicoli che vanno in quella direzione. «Il problema era pensare di poterne risolvere uno alla volta – ricorda Demaine-. Con questa formula, saremo in grado di procedere in modo parallelo su più cubicoli, riducendo le possibili mosse». Mettendola in matematica, avremo che il numero massimo di posizioni necessarie per risolvere qualsiasi cubo sarà proporzionale a n²/log n, dove n è il numero di quadrati colorati che compongono un lato del cubo.
Niente di immediatamente applicabile dalla mente umana, per carità. Ma un sentiero nuovo per l’elaborazione computerizzata di quei 43 miliardi di miliardi circa di combinazioni possibili, con cui Tomas Rokicki aveva caricato i propri elaboratori alla ricerca di una soluzione. Niente più segreti, dunque? Neanche per sogno. L’algoritmo di Demaine potrà fornire solo un numero approssimato nelle possibili mosse necessarie alla risoluzione di qualsiasi cubo. E, con un paradosso evidente, solo per cubi disordinati al grado massimo. «Se supponiamo di prendere un Cubo di Rubik 20x20x20 risolto e di scomporlo con sole 5 mosse» -sfida Demain – «saremmo in grado di riportarlo in ordine con lo stesso numero di spostamenti?». In altre parole, lo potremmo risolvere in 5 mosse? La risposta dello scienziato è «non so».
On air: Stereoclimax – (in)Cubo di Rubik
Per tema e testo, accompagnate la lettura con questo pezzo piacevole degli Stereoclimax, band emergente del rock elettronico romano.
Tra le righe, ci dicono: “affino le mie euristiche / per trovare / algoritmi”.
Auguri.
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