Luca De Biase, fondatore di Nova24, si è occupato dell’origine del traffico che raggiunge il suo blog. “Google+, scrive il giornalista, è diventato in poco tempo il quinto sito dal quale arrivano persone a questo blog”. Il successo del nuovo social network e degli altri che da tempo distribuiscono l’informazione non è figlio solo della tecnologia.
Il mercato editoriale ha incentivato questo cambiamento che di fatto non riesce ancora a gestire come dovrebbe. Le home page dei principali siti di informazioni, tecnicamente concorrenti tra loro, sono redatte dalle stesse persone. Mentre scrivo sul sito di un quotidiano e sulla versione web di un settimanale ci sono due pezzi elaborati dalla stessa giornalista che in entrambi i contesti trasporta i propri interessi. Il problema di questa mossa non sono i singoli contenuti ma l’omologazione che si viene a creare. Le testate non sono più riconoscibili.
Il lettore di giornali non riesce più a portare in rete l’esperienza maturata all’edicola dove sceglie un prodotto che per lui si contraddistingue dagli altri. La duplicazione multipla di firme e contenuti lo confonde. Un consumatore incerto non compra ma vede solo le vetrine.
Il boom dei social network ha ricreato le dinamiche che hanno permesso ai giornali di crescere e moltiplicarsi. Il valore aggiunto della singola testata oggi è veicolato dalle teste dei giornalisti che sono premiati dal mercato solo se dimostrano di essere riconoscibili.
Colonna sonora: Uno dei Marlene Kuntz perché sulla carta tutte le storie d’amore si assomigliano. La differenza la fanno i singoli.