Alcuni giorni fa è rimbalzata in rete la notizia di uno studio condotto dalla canadese ApTiquant secondo cui era stato messo in correlazione il QI di ben 100.000 utenti e il browser web utilizzato. Risultato Internet Explorer aveva gli utilizzatori con il QI più basso, ergo gli utenti più stupidi.
Ieri si è scoperto che ApTiquant, la società canadese che ha pubblicato i risultati e divulgato lo studio completo, era in realtà una società fantasma, attiva da ben 2 settimane (dal 14 di luglio per la precisione) e che tutti i media che hanno provato a contattarne a sede non hanno ricevuto alcuna risposta. Colpo di genio sembra che le persone ritratte sul sito siano in realtà dipendenti di un’altra società parigina estranea alla vicenda.
Pesce d’aprile fuori stagione è stato confezionato e servito alla rete!
La notizia sembrava, pur nella sua stupidità (non uso Internet Explorer), troppo ghiotta per farsela scappare e così è stato.
BBC, CNN, Daily Mail, Telegraph, Forbes, solo per citare i principali più tutta una serie di altri siti tecnologici hanno riportato la notizia.
La notizia, poi, è stata ripresa e condivisa su Facebook più di 5000 volte e Twittata in abbondanza.
Ora gli stessi media che sono caduti nel giochetto si interrogano su chi ci possa essere dietro alla falsa ricerca.
Lascio a loro la risposta, di cui in realtà mi interessa ben poco, ma si dovrebbe, forse, riflettere su due altri aspetti.
La facilità di come sia possibile rendere credibile qualsiasi cosa “basta che sia su google” e come, comunque, ancora oggi Microsoft incarni negli “utenti evoluti” (quelli sociodemograficamente tali cft il post nel blog “Google e gli altri http://www.linkiesta.it/blogs/google-e-gli-altri/twitter-obama-e-il-voto-del-congresso ) il male che è sempre bello sbeffeggiare.
In attesa di scoprire su Twitter che gli alieni sono sbarcati sulla Terra, buone vacanze.