TeardropPerché l’ultima ora fa male all’ultima parola

A novembre dovrebbe partire TGCom24, il canale all news di Mediaset. Il progetto dei biscione proverà a rompere il duopolio di SkyTg24 e di RaiNews24. I canali d’informazione verticale hanno cambia...

A novembre dovrebbe partire TGCom24, il canale all news di Mediaset. Il progetto dei biscione proverà a rompere il duopolio di SkyTg24 e di RaiNews24. I canali d’informazione verticale hanno cambiato la televisione. A loro si sono ispirati i talk show politici di nuova generazione. Le ultime ore scandiscono le scalette dei programmi che una volta avremmo definito d’approfondimento. Significativo, a tal proposito, è il racconto sulle recenti intercettazioni che Gianluigi Paragone ha fatto durante la prima punta dell’Ultima parola. Le parti del programma dedicati al precariato, o presentate come tali, sono state scandite dalle agenzie che avevano poco a che fare con l’argomento di sui disquisiva. Questa polifonia confonde il telespettatore che in programmi come L’ultima parola o simili ricerca l’approfondimento che le all news o i tradizionali tg non fanno.
L’ultima ora, in un talk, ha ragione di esistere solo se è strettamente collegata con la discussione in studio. Gad Lerner, antiberlusconista come pochi, durante la recente puntata dell’Infedele dedicata alla questione morale della sinistra non ha accennato agli ultimi fatti riguardanti il presidente del Consiglio. L’argomento del dibattito era appunto un altro. Questo tentativo di essere lineari ha giovato alla trasmissione. Il telespettatore di Lerner può non essere d’accordo con il giornalista la7 ma lo segue perché la costruzione logica del contenitore è di facile fruibilità.
Il successo di Ballarò o del compianto AnnoZero non è insito solo nei contenuti proposti da Giovanni Floris o Michele Santoro. I due programmi sono/erano i più visti della propria serata perché sono riusciti ad diventare delle messe laiche. Hanno creato una precisa liturgia che crea affezione nel pubblico. Formigli sa che questo aspetto è fondamentale per la buona riuscita di un programma. Per questo motivo le fondamenta della sua PiazzaPulita ricordano lo scheletro di AnnoZero. Paragone, per il momento, è solo la risposta di destra ai tanti talk show di sinistra. Fino a quando si concentrerà sul concetto invece che sulla cerimonia il suo programma non otterrà i numeri degli altri competitor.

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