Catch-22.
A catch-22 situation.
Un espressione non molto conosciuta in Italia ma estremamente popolare nel mondo di lingua Inglese.
Si tratta di un’espressione coniata nel romanzo satirico ‘catch-22’ pubblicato da Joseph Heller nel 1961.
La Modern Library lo ha incluso tra i dieci migliori ‘English language novels of the twentieth century.’
Il titolo si riferisce ad una stipulazione burocratica che incarna forme multiple e illogiche di ragionamenti immorali.
Si riferisce sia a una ‘no win situation’ oppure ad un ‘double bind.’
Double bind:
si verifica quando un individuo non riesce ad affrontare e/o risolvere un dilemma stressante generato da due (o più) messaggi in contraddizione. Si tratta di messaggi in cui il primo nega il secondo.
Se, per esempio, il vostro capo vi chiede di fare un lavoro senza darvi il tempo necessario per farlo e siete in pericolo di perdere il lavoro se disputate la richiesta, ecco che vi trovate in un double bind. Or inside a catch-22 situation.
Ieri sera ho incontrato una persona che avendo letto la recensioni della stampa generalista del nuovo Hotel Armani a Milano, ne aveva ricavato un’impressione positiva.
Quella stessa persona non è solita leggere il Financial Times, o giornali pubblicati a Nord delle Alpi.
Di conseguenza, non era al corrente che una recensione negativa, da parte del critico gastronomico de ‘il sole 24 ore,’ di un (dorato) ristorante milanese aperto di recente da due celebrati stilisti milanesi, aveva avuto l’immediata conseguenza del ritiro della pubblicità degli stessi stilisti sulle pagine de ‘il sole.’
Oppure che notizie afferenti i processi civili (o penali) per frodi milionarie attualmente in corso a carico di esponenti importanti del fashion system possano trovare spazio solo sulle pagine dei giornali pubblicati a Nord delle Alpi.
Non aveva mai pensato che la stampa generalista italiana non potesse pubblicare recensioni ‘critiche’ di qualunque attività promossa dal mondo del fashion system perché i maggiori players dello stesso system sono i maggiori sostenitori (della stampa generalista) per acquisto di pagine pubblicitarie.
Qulella persona non aveva mai pensato né al conflitto di interessi, né al double bind, oppure al catch-22, che probabilmente non leggerà mai.
Ecco un ritratto della nuovo Italia che si dovrebbe mettere ‘al passo’ con il resto d’Europa.
‘Tengo famiglia!’–il motto che Leo Longanesi voleva scritto sulla bandiera nazionale–continua ad imperare.
Ed ad identificare una nazione priva di nazionalità.