Quando nel novembre 2009 a Darren Hayman venne diagnosticata una leggera sordità, in seguito ad una frattura cranica, nessuno – nemmeno lui – avrebbe potuto immaginare che da quel problema sarebbe potuto nascere un capolavoro. E invece, due anni dopo, l’ex leader degli Hefner pubblica un disco emozionante e ricco d’atmosfera, uno dei più riusciti della sua carriera solista.
È un album strumentale, ma nel senso che è cucito addosso ad un unico strumento, un pianoforte del 1933 che Hayman ha usato per comporre e registrare i brani. Si tratta di uno “ship’s piano” (da cui il titolo del disco), nome gergale che indica un pianoforte di dimensioni ridotte utilizzato perlopiù sulle navi. Il suono soffice e ovattato dei tasti, arricchito da arrangiamenti semplici e ben curati, forma con la voce dolce di Hayman un connubio che non stanca, adattissima colonna sonora per accompagnare queste giornate di metà autunno.
Potete ascoltare “The Ship’s Piano” in streaming integrale qui:
*Darren Hayman – The Ship’s Piano*
(FortunaPop!, 2011)
Dischaunt review: 8/10
Tracklist:
1. I Taught You How To Dance
2. Old House
3. Cuckoo
4. It’s Easy To Hang With You
5. Know Your Place
6. Take a Breather
7. Clown Sky
8. No Children
9. Oh Josephine
10. Think It Through
11. The Ship’s Piano
12. Cobalt Blue (extra track)
13. 54 Experiment (extra track)
14. Can’t Believe That It’s Autumn (extra track)
15. Exactly The Way That I Love You (extra track)
16. Lazy Lady, Lazy Wife (extra track)
17. It’s True (extra track)