TeardropIl Grande Fardello: Renzi è un wannabe televisivo

I wannabe e i televisivi sono i personaggi che connotano il presente italiano. Matteo Renzi, sindaco di Firenze, rappresenta entrambi. Nel 2008 Silvio Berlusconi vince bene le elezioni. La sua magg...

I wannabe e i televisivi sono i personaggi che connotano il presente italiano. Matteo Renzi, sindaco di Firenze, rappresenta entrambi.

Nel 2008 Silvio Berlusconi vince bene le elezioni. La sua maggioranza è più grassa del Governo precedente. Ci sono tutte le condizioni per fare le riforme che oggi l’Europa impone. Qualcosa, poi, va storto e Berlusconi piace meno. L’opposizione della sinistra si somma a quella di Gianfranco Fini e Beppe Grillo, wannabe maturi. Entrambi criticano il presidente del Consiglio senza mettersi davvero alla prova. A Fini fa comodo essere il presidente della Camera e non investire solo in un progetto politico proprio. Fino a quando rappresenta le istituzioni può permettersi di essere un politico discreto.

Grillo, invece, sa che una sua candidatura metterebbe fine alla fortunata collaborazione con il Movimento Cinque Stelle. Questa realtà cresce a livello locale proprio perché indipendente dal comico che se facesse il politico a tempo pieno dovrebbe giustificare i guadagni fatti da quando è diventato una delle bandiere dell’antiberlusconismo.

Renzi, lontano da Fini e Grillo, dimostra di avere in comune con il leader di Fli e il testimonial del M5S l’attitudine wannabe. Fino a quando non avrà il coraggio di ammettere che ha preso come modello Margherita Hack per ridurre Bersani a meteora le sue idee saranno solo un bel espediente per alimentare la macchina, spesso arrugginita, dell’informazione.

Fino a quando il primo cittadino posticiperà il confronto con il partito ogni dibattito pubblico organizzato in sua presenza sarà l’occasione, poco buona, di capire i vincoli temporali dell’aggettivo giovane e se è stata ritrovata la salma di Mike Bongiorno.

Renzi sta diventando, di fatto, un prodotto televisivo benedetto dagli addetti ai lavori. Il sindaco può contare sul benestare di Giorgio Gori, presidente Magnolia (Isola dei Famosi ma anche Piazza Pulita), Antonio Campo Dall’Orto (Ceo di Mtv Sud Europa ma anche responsabile del divorzio tra la7 e Daniele Luttazzi) e Fabio Fazio che per intervistarlo fa proprio il panino di Mimun, direttore del Tg5.

A Che tempo Che Fa il primo cittadino è stato preceduto da Federico Rampini. Dopo di lui ha fatto il proprio monologo Luciana Littizzetto. Informazione e satira sono l’alfa e l’omega della politica che Renzi rappresenta. Al centro dovrebbero starci gli elettori. Invece…

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Colonna sonora: Wannabe delle Spice Girls. La girl band incide la hit nel 1996, anno del debutto in politica di Matteo Renzi. Il primo partito di Renzi è stato il PPI di Martinazzoli, ultimo segretario della Dc.

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