Parola d’ordine aspettare. Non avrei potuto immaginare un lunedì migliore. Berlusca dovrebbe dimettersi stasera o domani, stando alle previsioni della sibilla Bechis, vicedirettore di Libero. Da poco anche Ferrara ha fatto un annuncio simile, tutti aspettano.
Io attendo una smentita da parte di chi dovrebbe fare un passo indietro nelle prossime ore.
Il Silvio nazionale ha deciso di sfidare anche la legge di gravità. Come dargli torto se con le leggi giudiziarie gli è andata sempre bene? Sta solo aspettando che Ghedini trovi il modo per non far affondare la barchetta. Mentre gli unici a non voler aspettare sono i topi. Da giorni hanno dato il via al fuggi-fuggi generale perché qualunque cosa succeda vogliono stare su una barca, di qualunque colore o dimensione. Chiamali fessi.
Piazza Affari stamane ha aperto in profondo rosso e dopo aver aspettato il recupero di terreno, ci riesce. In questo momento gli esperti parlano di un + 3%. Dicono che l’impennata dipenda dall’affermazione di Ferrara sulle dimissioni imminenti del Premier, invece dipende dalle dichiarazioni di Berlusca, arrivate con qualche giorno di ritardo: “Gli italiani vivono in un Paese benestante: i consumi non sono diminuiti, i ristoranti sono pieni, si fatica a prenotare un posto sugli aerei”. E’ irrilevante che la maggior parte non arrivi alla quarta settimana e aspetti nervosamente inizio mese, per il nuovo magro stipendio. Irrilevanti sono anche i dati della Caritas che registrano un aumento dei pasti serviti. Probabilmente è solo un escamotage di qualche furbetto non intenzionato a spendere il proprio gruzzolo. Magari appartiene alla casta delle famiglie ritornate alla spesa quotidiana per monitorare le offerte. Quando non trovano le offerte, fanno gli imbucati alla mensa Caritas. Devono aver preso spunto dagli imbucati parlamentari che invece di andare al ristorante del Senato, aspettano il momento adatto per andare alla mensa, sempre del Senato, ma molto più economica.