Chi parla maleI Giovani democratici: se per essere critici bisogna far finta che è satira

  I Giovani Democratici vanno a congresso e su una pagina Facebook spuntano dei manifesti "taroccati". Lo metto tra virgolette perchè più che autentici tarocchi (cioè nati spontaneamente) sembrano...

I Giovani Democratici vanno a congresso e su una pagina Facebook spuntano dei manifesti “taroccati”. Lo metto tra virgolette perchè più che autentici tarocchi (cioè nati spontaneamente) sembrano un tentativo di insofferenza verso il papà-patrigno-partito, ormai lontano anni luce dai giovani. Soltanto che anche i Gd fanno politica. E ne conoscono le cautele: anzichè contestare direttamente e con durezza, lo fanno con la finta satira. E specificando bene (hai visto mai che qualcuno s’arrabbia: «Ogni giorno fino al 23 marzo una nuova foto, tipo il calendario dell’avvento congressuale. (Per gli amici particolarmente lenti, questa è una parodia, non è la campagna di comunicazione nazionale. Sveglia)».

Ecco, sveglia. Appunto

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