Una voce poco fa mi ha detto che per Anna Maria Tarantola, vicedirettore generale della Banca d’Italia con delega alla vigilanza, potrebbe esserci un futuro all’Isvap, l’autorità del settore assicurativo. A giugno, infatti, scade il mandato dell’attuale presidente e direttore generale Giancarlo Giannini.
Pro-Tarantola si sta attivando la lobby vicina all’ex sottosegretario Gianni Letta, che già qualche mese fa aveva tentato fino all’ultimo di portare la “Signora della Vigilanza” al vertice di Via Nazionale. In quell’occasione, l’obiettivo era stato mancata causa affollamento di candidati (l’incarico è andato come è noto, a Ignazio Visco).
Stavolta, però, potrebbe andare diversamente. Di candidati autorevoli e competenti tecnicamente non se ne vedono molti. Nemmeno Tarantola è esperta di tecnicalità assicurative, viene fatto notare, ma la sua lunga esperienza ai vertici dell’autorità bancaria potrebbe essere utile a rilanciare l’immagine dell’Isvap. L’ipotesi su cui si sta ragionando, allora, è di un piccolo ritocco normativo per separare presidenza e direzione generale, finora sempre congiunti per regolamento. Al vertice la Tarantola, e per il ruolo di dg un tecnico da trovare sul mercato.