Era nell’aria e tutti aspettavano la notizia ma un conto sono i rumors, un conto i dati.
Samsung ha rilasciato i propri relativi al primo trimestre e per la prima volta, in un sol colpo, sorpassa Nokia nelle vendite di telefoni cellulari e Apple negli smartphone ponendo un nuovo mattone nella storia di successi del colosso coreano.
Con una marketshare superiore al 30% Samsung si aggiudica, quindi, il primo posto negli
smartphone in virtù degli oltre 44 milioni di terminali venduti e con crescite anno su anno a tre
cifre. Tre cifre, per la precisione, +253% in un momento in cui si parla di decrescite, contrazioni, perdite. Conferma di una strategia, quella su Android, che si è rivelata vincente e di una politica commerciale in linea. Un caso di mercato, anche per gli utili derivati da questo mercato.
Apple conferma il secondo posto e cumula con Samsung oltre il 54%, Nokia, al terzo posto, si
ferma poco oltre l’otto per cento e il resto del mercato raccoglie il 37%.
Nokia, quindi, dopo 14 anni di dominio, cede anche il passo sui telefoni cellulari fronteggiando un momento di crisi che non è stato, ancora, superato con il lancio di Lumia (la nuova famiglia di smartphone con Windows OS ndr) e che paga gli errori strategici degli anni scorsi. Errori che, purtroppo, peseranno negli anni futuri e che potranno, forse, essere colmati se la strategia di sposare Miscrosoft si rivelerà corretta.
Sicuramente Nokia ha perso, con il senno di poi (quello semplice delle analisi ex-post), tante
opportunità. Stesse opportunità che, seppur per motivi e in un mercato leggermente differente, che ha lasciato sul campo RIM/BlackBerry. Anche in questo caso i deludenti risultati degli ultimi periodi sono collegabili alle scelte strategiche degli ultimi anni.
Rimanere ancorati su un sistema proprietario è una scelta coraggiosa, per pochi, Apple resiste ma ha creato prima un ecosistema, gli altri vengono schiacciati dal mondo Android.
Nokia ha svoltato, in tempo o meno lo dirà il mercato, RIM resta ancorata sulle proprie
posizioni.
Quale é la scelta corretta? Servirebbe la palla di cristallo per dirlo.
Nel caso di RIM sicuramente la marketshare è in sofferenza, sicuramente le scelte degli ultimi
due anni almeno non sono apparse guidate da una linea strategica chiara ma personalmente
non mi limiterei ad un’analisi della pura quota di mercato per valutare la salute dell’azienda.
RIM può ancora sfruttare il vantaggio accumulato con la propria penetrazione nella base installata business. Se siete passati in qualche aeroporto negli ultimi anni capite a cosa mi riferisco. Ma per comprendere come senza evoluzione questo non sia sufficiente basta fare l’esperimento empirico oggi e confrontarlo con un paio di anni fa. BlackBerry è la conferma che non si può più vivere di soli prodotti per utenza business e che il mondo consumer faccia scelte basate su fattori differenti per cui il servizio push mail o l’affidabilità non sono i primi o principali criteri di scelta.
Tutto è perso quindi? Samsung e Apple sono destinati a crescere sempre più e a schiacciare
tutti gli altri?
Assolutamente no. A condizione di non limitarsi né a semplici evoluzioni degli attuali prodotti
né a rincorrete Apple o Samsung ma continuando ad investire sui servizi e valorizzando stabilità e affidabilità e continuando a valutare nuove opportunità. Qualche mese fa Windows Phone OS era dato per spacciato, oggi lo scenario è, almeno sulla carta, differente.
Infine, è storia delle ultime settimane ma rende bene l’idea, la conferma di quanto il valore
della marca (la brand equity ndr) sia non solo importante ma un tesoro per il futuro, è venuta
dalla campagna viral web “Text From Hilary” ( http://textsfromhillaryclinton.tumblr.com/ ).
La miglior campagna pubblicitaria mai vista per BlackBerry.
Gratuita per di più! Speriamo non venga sprecata!