Cittadini, non sudditiE alla fine anche Monti disse: meno Stato

Più ancora che le misure contenute nella bozza di DL Sviluppo approvata venerdì dal Consiglio dei Ministri, quello che induce a timido ottimismo sul prosieguo dell'azione del Governo sono le dichia...

Più ancora che le misure contenute nella bozza di DL Sviluppo approvata venerdì dal Consiglio dei Ministri, quello che induce a timido ottimismo sul prosieguo dell’azione del Governo sono le dichiarazioni del Premier Monti: non solo più crescita, ritornello ormai stantio, ma anche meno Stato.

Quante volte, in questi mesi, abbiamo ripetuto che non avrebbero potuto esservi speranze di soluzione fino a quando il Governo non avrebbe capito (o non avrebbe smesso di fingere di non capire) che il modo più efficace per consentire al Paese di tornare a crescere era di occuparsi della decrescita dello Stato?

Per sentirlo dire anche a Monti ed ai suoi abbiamo dovuto aspettare che lo spread tornasse stabilmente a ridosso dei livelli che aveva quando il Governo Berlusconi dovette gettare la spugna e che il Movimento 5 Stelle di Grillo arrivasse nei sondaggi ad essere quasi il primo partito.

E’ troppo tardi?

Non e’ mai troppo tardi per incamminarsi nella giusta direzione.

Due sono pero’ le verità che questo colpevole ritardo ci lascia.

La prima: dopo l’ottima partenza (per altro messa quasi per intero in conto ai cittadini), nei mesi da gennaio ad aprile questo Governo ha fatto poco meno pena dei precedenti, barcamenandosi tra una melina da quattro soldi (prima le pseudo-liberalizzazioni, poi le pseudo-semplificazioni) e roboanti dichiarazioni prive di ragionevolezza (era fine febbraio quando Monti disse con viva soddisfazione che lo spread, allora ridottosi, non sarebbe più risalito).

La seconda: chi si incammina per la strada giusta di malavoglia e non per convinzione, la percorrerà con il freno a mano tirato e, alla fine, giungerà a risultati meno significativi di quelli che altri, a parità di tempo, potrebbero conseguire.
Questo pero’ e’ ciò che passa il convento e, visti i tempi e le immediate alternative, teniamocelo stretto.
Inutile sperare ancora, come all’inizio era lecito sperare, che questo Governo possa essere una soluzione.

Questo Governo può essere al massimo una dignitosa transizione.

Se verso la rinascita o il definitivo naufragio, lo scopriremo tra meno di un anno.

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