LA TRAMA
(Dopo i recenti sviluppi, quel po’ di lucidità che si aveva, è andata a farsi benedire. L’Europa brucia d’improvviso.E’ finito il tempo degli uomini, è iniziato quello del dramma. Da stanotte, o dentro o fuori.)
Succedono sempre due cose in Europa.
Mentre la storia sembra fare il suo corso, ora placida, ora più veloce, giunge di schianto un punto di ruttura, per cui lo stagno della sorti degli europei d’improvviso imbizzarrisce in torrente, le rane dei poeti spagnoli fuggono, ed ognuno è posto davanti al proprio destino, per compierlo, o per vederlo cancellato. Fino a pochi giorni fa questo Euro2012 si trascinava scontatamente verso i soliti verdetti. Ma nel giro di pochi giorni, l’imprevista alzata di capo di piccole nazioni di uomini liberi, ci mette di fronte ad un quadro di drammatico, pieno di incognite e violente opportunità che prevedono la vita di certi e la morte di altri. This is not the promised land the spoke of.
I tedeschi sembrano, come sempre a questo punto, inarrestabili e perfetti, con i denti bianchi scintillanti nella notte buia e crucca. Un’estasi di distruzione e creazione che infiniti lutti ci addusse.Dunque anche questa volta la nazione vessillifera della Morte sembra sul punto di sopraffare tutti e tutto. Sulla sua strada, una cenerentola, un Amleto/Davide con la mazzafionda. Sembra tutto ineluttabile. Germania-Danimarca, la finale di Euro92, vinta dagli scandinavi, è stata un’eccezione. La Danimarca è caduta. Oggi tutti aspettano la tempesta perfetta, il blitz della gioventù merkeliana. E’ una tempesta quieta, lentissima. La sirenetta ha le ossa spolpate in sussurri. Poco rimane della Danimarca, che di marcio, ne ha parecchio, soprattutto in mezzo alla difesa.
L’Amleto se ne sta sulle mura. Si cruccia.Paint no illusion, try to kick with what you gotEuro2012 is precocious in the most peculiar way Taste every nation, and if you like yourself a lot Go let Deutschland out,go let Deutschland in.
Conosce la Germania, conoscono i Tedeschi, moti di creazione che non prevedano lo sterminio e la distruzione?E’ possibile senza le loro esiziali catarsi, creare un nuovo corso?Sanno generare nuova vita senza portare la morte?E’ forse il loro compito, quello di farsi fiamma di olocausto, azzerare il passato, per essere fermati ad un passo dal ground zero, perché la vita superstite rifiorisca nuova dalle macerie della tragedia?
Se ne stanno 22 greci liberi nel passo dei Quarti.Cantano, aspettando i tedeschi di un’invincibile armata,che raduna i calciatori più forti del Reich Millenario.Schioccano le rotatorie dei giornali, urlano i tabloid.Possono passare.
La scena madre
I giovani soldati tedeschi che circondano la Sirenetta di Copenaghen e… nooooooooo. Non voglio ricordare.
Man of the match
Søren Aabye Kierkegaard, filosofo danese dell’ineluttabilità, che stasera ha fatto la partita.
RVSP
La morte per acqua – T. S. Eliot
Flemma danese, morti al primo turno dimenticarono il grido dei gabbiani, e il gorgo profondodel maree il guadagno e la perdita.Una corrente sottomarinaspolpò le sue ossa in sussurri. Mentre affiorava e affondavaattraversò gli stadi della maturità e della gioventùsprofondando nel vortice.