REALTÀ RIARSA
Anche quest’anno è arrivata la maturità. Oltre 400.000 studenti italiani sono alle prese con il tema proprio mentre scrivo. E mi sento particolarmente vicino a loro visto che anche quest’anno, come 15 anni fa, nel 1997 – anno in cui sostenni io l’esame -, una delle tracce riguarda Montale.
Come il poeta tutti noi cerchiamo “una maglia rotta nella rete / che ci stringe”. Una fuga dalla realtà? Piuttosto la ricerca di una nuova realtà, come la terra riarsa che anela ai corsi d’acqua. Almeno, quella era la mia sensazione all’epoca.
E poi venne una grande liberazione e soddisfazione, imparagonabile poi a tutti gli altri esami della vita, universitaria o lavorativa, successiva. Per cui: coraggio!
E un consiglio: maturandi, scrivete quello che provate dopo il tema, sarà un ricordo indelebile per la vostra memoria. Io l’avevo fatto sotto forma di poesia, che ora vi regalo.
Dopo il tema
(Maturità 3)È vuöta la mente,
si piegan le ginocchia,
non capisco più niente
di quest’immensità
che mi pesa rovente
addosso,
arida
riarsa
melanconica
dimenticata.
Leopardi e Montale,
memoria dell’infanzia
avete tale e quale
io scrissi? “Che infanzia?”
chiedete,
voi che già siete
di quelli di poi.