Ma perché tanto livore antitedesco? Perché la Germania è il capro espiatorio dei problemi dell’Europa intera? Le battutacce contro la Merkel sono il giusto sfogo ai lacci di un Unione che per colpa sua e sua soltanto, stenta a decollare? Dov’è finita tutta quella gratitudine che nuovi e vecchi antiberlusconiani le han dimostrato non più di nove mesi fa, un risolino timido timido con l’amico Sarkò ad affossare definitivamente la reputazione del nostro Premier in Europa? Siamo un popolo che dimentica troppo presto? O, ancor peggio, siamo un popolo senza memoria? O magari siamo solo idealisti, critichiamo Angela Merkel per la sua dottrina egoista e aggiungiamo un tocco di italianità elevando tutto all’ennesima potenza? E’ normale che ai primi posti dei trending topics di Twitter ci sia il nome del Cancelliere della nazione contro cui giochiamo una partita di pallone? O anche questo indica una rivalità percepita che va ben oltre il campo da calcio?
E poi chiedo: cari amici tedeschi, perché tanto livore anti-italiano? Perché i vostri Reinhold Beckmann e Mehmet Scholl che il Corsera descrive «seriosi e spesso competenti telecronisti degli Europei» han definito Cassano e Balotelli due cani randagi (Straßenköter)? Per quale ragione l’Hamburger Morgenpost titolava alla vigilia della semifinale «Il capolinea della pizza» e in bella mostra una diavola con le foto di Buffon e Prandelli al posto del salame piccante? E perché, ancora, quella copertina di Der Spiegel, il più importante settimanale tedesco, con una P38 su un piatto di spaghetti? Forse che anche voi siete abituati a ragionare per stereotipi? Sicuri che, ci fosse stato al Governo Silvio Berlusconi, non avreste (giustamente, sottolineiamolo) usato i suoi improbabili trastulli come ragione di scherno verso l’Italia intera?
Quando si dice che tutto il mondo è paese…