La Fantascienza è adessoSara, sei così bella che fai male

Tutte le dichiarazioni di Sara Tommasi e Alfonso Luigi Marra virgolettate sono frutto della mia fantasia, il resto è vero. Notizia dell'ultima ora: Sara Tommasi ha ritirato le accuse contro Federi...

Tutte le dichiarazioni di Sara Tommasi e Alfonso Luigi Marra virgolettate sono frutto della mia fantasia, il resto è vero.

Notizia dell’ultima ora: Sara Tommasi ha ritirato le accuse contro Federico De Vincenzo, il produttore del film porno. Sparata subito la notizia cerchiamo di capirci qualcosa.

Nei scorsi giorni è uscito fuori il trailer di un film porno in cui recita la Tommasi. Nel video compaiono solo brevi fotogrammi in cui si vede il viso di Sara, incorniciato in un caschetto biondo, una parrucca di scena.

Oggi Sara dice al Marra “uè raga ho chiamato lo stronzo, mi ha promesso che non sarà pubblicato, state fresh, lasciamo stare”. Così Marra e il compare scrivono la lettera e amici come prima, è finita a tarallucci e vino.

Avete mai letto Palanhiuk? Avete mai letto Ammaniti? Avete mai visto un film di Tarantino? Se si preparatevi a leggere una storia che vi piacerà, perché dietro il Marra e la Sara c’è un casino assurdo.

Allora, la Tommasi è una bella ragazza umbra, precisamente di Terni. Si laurea alla Bocconi, pare na tizia intelligente, ma ricordate è sempre bella. Così finisce a fare un calendario per Max, chiappe dorate a vista, tette bagnate e sguardo ammiccante. La madre non ci sta, lei risponde che è arte. Non sapevo che i camionisti fossero sti grandi artisti, forse sono uno stronzo pieno di pregiudizi, magari tra un Rembrandt ed un Van Gogh c’è la Tommasi tutta nuda.

Ok Sara non è na cima, non è una mente brillante che incanta e stupisce, però non è neanche una totale scema, dall’intervista del calendario pare una brava ragazza, fa quasi tenerezza nonostante i vestiti succinti e la pelle dorata. Dice che a lei sarebbe andato bene anche restare a Terni, ma i media le hanno incasinato la testa, i film americani, le serie televisive, alla fine finisci per sognare, quindi vuoi toglierti dai coglioni. Lei infatti se ne va a Milèn a fare la Bocconi. E già che c’è prova a fare la soubrette.

Ma adesso lasciamo stare Sara al suo calendario, passiamo al Marra. Nel 1987 fonda l’associazione “Fermiamo le banche” ed inizia la sua lotta al signoraggio. Adesso capite che io di economia so poco, comunque il signoraggio si riferisce al fatto che è stato scoperto che la banca d’Italia non è di proprietà dello stato, ma è un’azienda spa, composta da altre varie società, i cui capi sono sempre gli stessi. Se ciò non viene fermato, secondo Marra, il sistema sarà sempre corrotto e sbagliato. Io mi fermo qui, per capirci di più andate a leggervi il documento sul sito dell’associazione.

Poi Luigi si butta nella politica e davvero non ci si capisce più na mazza, prima è comunista, poi lascia e torna in campo con il Berlusca, viene eletto al parlamento europeo, esce fuori dal partito ma rimane alla carica. Marra non si ferma e nel 97 si candida sindaco a Napoli, ritira poco dopo la candidatura per problemi giudiziari. Nel 2010 si presenta con un partito, che alleato con il Pdl, vince le regionali in Campania. Tuttavia un consigliere di Caldoro viene sospeso a causa di una condanna di due anni per associazione camorristica.

E già qui vedete le prime ombre del nostro Luì. Parallelamente alla sua “carriera” politica corre il suo percorso letterario, ebbene si Marra è uno scrittore ossessivo-compulsivo, un grafomane della Madonna.

La sua più grande opera, sempre secondo lui, è la storia di “Giovanni e Margherita”, libro che viene così definito sul sito dell’associazione “Fermiamo le banche”: un’opera multidisciplinare nella quale, in stile narrativo per facilitarne la diffusione, ha tracciato la descrizione del modo di formazione del pensiero, ovvero del modo in cui l’individuo elabora il suo sapere e giunge alla comprensione dei fenomeni sotto la spinta delle pulsioni fondamentali: la volontà di sopravvivere, svilupparsi, riconoscere, essere riconosciuti e raggiungere il massimo risultato con il minimo sforzo.

Roba filosofica, che poi é ovvio che l’uomo vuole sopravvivere, grazie alla ceppa altrimenti ci suicideremmo tutti e da mò che saremmo finiti. Lo sviluppo è compreso nel prezzo, la popolarità è il sogno di tutti e la si ottiene anche ricordando i nomi di molti. Infine siamo tutti sfaticati, ma vogliamo comunque tutto, ovvio (l’ultima parola leggetela facendo un lungo acuto sull’ultima vocale).

I libri di Marra sono anche delle sue autobiografie. “Pazzia un corno” parla dei malesseri mentali della sua prima moglie, uno struggente diario dicono loro.
“Atto di appello, il ricorso alla Family Court di Melbourne” è pubblicato in occasione del rapimento dei suoi figli da parte di Loredana, quella pazza, di origine australiana.

Poi ne scrive uno sulla xenofobia della cultura australiana, io giuro non ne sapevo nulla, ed uno sullo schematismo del sistema giuridico australiano. Insomma il Marra si dice “brutta zoccola, io scrivo un cazzo di diario struggente sulla tua pazzia e te mi ringrazi così? Ma io ti rovino, te ed il tuo intero paese di merda!”. Raga state quieti quando scende in città il Marra.

Nel 2010, finalmente, dopo tanto aspettare, Sara e Marra incrociano il loro destino. La Tommasi diviene la terza testimonial dello spot video del suo libro “Il labirinto femminile”. Da lì si svilupperà un sodalizio a dir poco grottesco.

Ma prima chiaritemi un paio di cose: Marra dove cazzo li prende tutti sti soldi da buttare per spot dei suoi libri andati in onda sulla Rai? Perché farne così trash e poco credibili? Perché ste donne nude? Forse il buon Marra crede che in una società come la nostra puoi attirare l’attenzione solo con culi e tette. Perché quella musica inquietante da loggia massonica? Perché quella grafica da televendita in uno scrauso canale regionale?

Tornando al film porno, Marra nell’intervista rilasciata fa notare una strana coincidenza, sempre secondo lui: il fattaccio del porno-gate è accaduto proprio prima d’essere fatto il video de l’Associazione, con la Tommasi sorprendentemente nuda, contro Grillo e il signoraggio.

Sono andato a vedermi il video, dura un botto. Viene detto che prima Grillo andava contro il signoraggio, parlandone ampiamente nei propri spettacoli, adesso questo tema è scomparso dal programma del Movimeno a 5 Stelle, questo è vero. Loro sostengono che il genovese è stato soggiogato dai potenti che controllano il signoraggio. Come contentino gli hanno dato un partito. Inoltre vengono attaccati, associandoli ai cattivi di turno: Pannella, Santoro, Travaglio, Saviano, Lerner, l’Annunziata, Berlinguer, Vendola, Scalfari, Eco, Vattimo, Bocca, e per finire in bellezza, la Magistratura! Evviva!

Ma chi è?! Berlusconi?! E la madonna li ha messi tutti, e però non mi ha messo Fazio, e che cazzo, mi ha deluso, e dai Marra! Comunque io mentre vedevo il video non facevo tanto caso al discorso, io ero soltanto incantato da lei, da Sara. Sarà pazza, sarà stupida, sarà quel che vi pare, ma dio che bella che è!

E poi le hanno sempre detto di spogliarsi, Sara alla fine è sempre nuda. Prima le dicono per l’arte, poi per combattere il signoraggio. Infine le dicono “senti Sara spogliati e tromba, si cazzo scopa, divertiti, ti paghiamo pure”. Ma Luigi arriva a rompere, e l’hanno drogata, ed è vittima dei complotti, le ha fatto dire le peggio stronzate: che c’ha il microchip in testa, che nazisti di merda, che ebrei a morte, che Corona è gay. E daie Marra smollala, lasciala andare. Sara non ti preoccupare di sembrare quello che non sei, sei solo una ragazza persa in una città troppo grande per te. Eri solo una ragazza che voleva fare all’amore, e neanche Dio in persona ti punirà mai per questo, goditi la vita Sara.

E tu Luigino e nnamo, e daie rilassati figlio mio. Prenditi na vacanza, dove ti pare, fai te, facciamo una colletta e paghiamo tutti il biglietto per te. Guarda, ad Amsterdam nel 2013 tolgono l’erba, la possono fumare solo i residenti, si lo so gran brutta storia. Te vai lì ti fai un paio di tromboni, scendi nel quartiere a luci rosse e finalmente ti rilassi. Smettila di pensare a la stronza di Loredana, vai avanti ed amati, vai Luigi, vai, dò te pare, ma te prego vai!

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter