Personalmente questa ingiustizia non mi va giù. Gli “inquilini” di Palazzo Chigi hanno un polo medico specialistico proprio nel Palazzo, che a noi costa 3 milioni di euro l’anno ma gli unici a usufruirne sono loro.
Ci sono 12 medici specialisti, 7 infermieri e 3 consulenti fissi, a cui vanno aggiunti una cinquantina di collaboratori che ruotano attorno alla struttura. Dulcis in fundo i dottori, giustamente entrati per chiamata diretta e non per concorso, possono svolgere attività ambulatoriale esterna… tanto per arrotondare lo stipendio.
Delle sciocche considerazioni, le mie:
– Gli appartenenti alla famosa casta sono 1.300 e come noto hanno uno stipendio elevato tale da permettergli di sostenere visite in altre strutture. Tra l’altro hanno delle convezioni quindi nemmeno pagano per intero. Perché in tempi di semaforo rosso mantenere in piedi un polo medico, solo per gli eletti, che costa tre milioni l’anno?
– Come fatto presente ieri al ministro Renato Balduzzi nella provincia di Frosinone, probabilmente ci sono casi simili nel resto d’Italia, per fare una semplice ecografia in ospedale bisogna aspettare 7 mesi. Per quale motivo i parlamentari devono essere esenti da questa trafila tutta nostrana? Esistono per caso dei cittadini di serie A e dei cittadini di serie B?
– È giusto tagliare sugli sprechi del sistema sanitario nazionale. Il polo medico in questione non è del tutto superfluo?
– A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. Di tali prestazioni mediche gratuite e senza lista d’attesa, possono usufrire anche parenti e amici dei politici? Beh, per i mutui a tassi agevolati era così.
W l’Italia