Esimio dott. Andrea Agnelli,
capisco che gestire il rapporto con i tifosi, non è cosa semplice quando si è Presidente di una squadra prestigiosa. Immagino che sia necessario riuscire a capire gli umori, a colpire la pancia prima ancora che il cervello, per infiammare la piazza così che questa tenga sempre occupato lo stadio nuovo di zecca. Lei che si è occupato fin da giovane di marketing queste cose le sa bene… Sappia che non la giudico, d’altronde fa parte dei suoi oneri ed è giusto che in un periodo di crisi, si faccia il possibile per portare la pagnotta a casa…
Ma a volte bisognerebbe fermarsi, bisognerebbe capire i limiti e rispettarli. Ho letto con un pò di sdegno la storia delle trenta stelline, la scritta, lo stemma, il numero, le polemiche… onestamente pensavo si fermasse lì. Pensavo ingenuamente che non si fosse deciso di andare avanti, perchè quando suona il gong non si può continuare a tirare pugni con l’avversario girato di spalle…
Non pensavo, e lo ammetto resto un pò sorpreso, che la polemica potesse trasformarsi in altro business. Mi ha fatto una certa impressione leggere, dalle pagine del sito della società che presiede, la presentazione della nuova maglia dei suoi dipendenti. Le righe finali ovviamente, sono quelle che mi hanno colpito più di tutte:
“All’interno del collo della maglia, poi è presente la scritta “Vincere Non È Importante È L’Unica Cosa Che Conta”, storico motto coniato dal Presidente Giampiero Boniperti, mentre sull’esterno del collo appare semplicemente il ricamo ‘Juventus’.
Sotto il logo, ecco l’altra scritta, “30 sul campo”, mentre, come già annunciato, dalle maglie da gioco spariscono le stelle, che saranno invece presenti su quelle in vendita al pubblico, con la possibilità di aggiungere la terza stella e la scritta, grazie ad un’apposita patch.”
Una maglia imperdibile, unica, imperdibile, “andrà via come il pane” avrà pensato, e come se non bastasse ha aggiunto:
“Tutti gli juventini veri si sentono tutti e 30 gli scudetti, vinti sul campo”…
e quelli che non sono d’accordo, sono juventini falsi? Ma davvero pensa di giocare con quella maglia? Sul serio ritiene scientemente che si possa essere così irriverenti nei confronti della giustizia italiana? Sostiene sul serio che sia da esempio per i giovani juventini dire che una persona condannata a 5 anni e 4 mesi di carcere sia stato “il migliore di tutti”? Vincere è l’unica cosa che conta, anche se questo dovesse significare alterare le condizioni del gioco? Ma davvero ha esultato quando Iuliano stoppò (col petto) Ronaldo e con Simoni a centrocampo fu fischiato un rigore alla Juve nella stessa azione (…proprio come nel basket)? Non le pesa che i suoi tifosi vengano definiti “ladri” in ogni stadio d’Italia (da quest’anno anche a Torino)? Che gusto c’è a vincere così?
Orsù, faccia un passo indietro, ammetta con stile che quelli son stati anni bui, anni di errori da non ripetere, perchè il calcio è un gioco e non va sporcato. Lo faccia per lei, per i suoi tifosi, lo faccia per i pulcini del suo organico, lo faccia per tutti gli scommettitori che si sono sentiti presi per i fondelli… Chieda scusa, dia una lezione a tutti, me compreso… prometto che le pago un biglietto per Napoli e le offro un caffè (a Torino sarebbe un supplizio…) così magari mi toglie una curiosità, quella che ogni interista conserva dentro di se: “com’è la serie B?”
Distinti saluti