Ed eccoci qua, finalmente l’estate è iniziata. Non scrivo qui da due settimane. Mi sembra davvero strano rapportami ad un’ipotetica utenza d’estate. Ragiono ancora come uno studente, quindi credo che una volta iniziata l’estate si va tutti al mare quindi tanti saluti ai libri, ai quotidiani, ai ragionamenti complicati, suvvia è tempo di andare.
Invece non è così, quindi scrivo, magari qualcuno mi legge, magari qualcuno mi si incula. Insomma veniamo al punto: in questi giorni l’alimentatore del mio portatile emetteva uno strano bip. Io da buon esperto di informatica quale sono gli davo qualche bottarella e via, come nuovo.
Alla fine è morto, il mio amato alimentatore mi ha salutato, emette ancora quello strano bip ma non funge. Al che io ero già lì a farmi mille film del tipo “Ma si Fede! Riscopri la vita senza il pc, sarà un’esperienza esaltante! Scriverai un diario, poi pubblicherai il tuo diario su Linkiesta, farai il botto! Sara il caso editoriale del 2013, ci sarà un primo ed un dopo!”.
Poi sono rinsavito ed ho cercato su internet come comprare l’alimentatore, che i grandi negozi di elettronica i portatili te li tirano addosso ma se si tratta di pezzi di ricambio stai fresco bello mio. Ovviamente devo ordinarlo su amazon ed aspettare affinchè la spedizione faccia il suo corso, il suo viaggio, il suo percorso di crescita.
Ma oibò giunge alle mie orecchie una novella, pare che a MediaWorld vendano adattatoria atti a sostituire il mio defunto alimentatore, posso evitarmi il casino con amazon ed allora via, prendo la macchina e vado al MediaWorld più vicino. Arrivato mi oriento e trovo i famosi adattatori, sono dei cosi enormi e con mille spine, tra cui ovviamente anche quella che mi interessa, ma per sicurezza chiedo al commesso di turno.
Non è esteticamente gradevole, ma insomma mica è lì per quello e poi chi cazzo sono io per criticare? Chiedo “Scusi io ho un Hp dv6 questo adattatore va bene?”, lui risponde “Devi vedere il voltaggio”, io “Dove lo vedo?”, lui “E’ scritto sotto il pc, poi moltiplichi il voltaggio per l’amperaggio e allora hai quello che ti serve, però di solito gli Hp hanno bisogno di 90W, ma non sono sicuro quindi…”, nel mentre io pensavo soltanto “Ma cosa cazzo sta dicendo?”. Alla fine ripongo l’adattatore sullo scaffale e me ne vado (tra l’altro costava pure 35 euri, mei cojoni!).
Una volta uscito incomincio a chiedermi “Ma quel rincoglionito non poteva dirmi semplicemente se andava bene o no? Non dovrebbe saperlo? Non hanno un cazzo di pc ed internet per controllare e dare una mano ai clienti?”. Un’altra volta un mio amico chiese di un’eventuale compatibilità di una periferica generica con un apple, la risposta del commesso fu “a mio cugino non ha dato problemi”, ma che risposta è? Sei un commesso del reparto informatica, non del reparto approssimazione.
Possibile che appena chiedi mezza cosa a questi commessi ti rispondo sempre alla cazzo di cane? Ma MediaWorld quando li seleziona che criteri usa? Li usa? Se vai in un negozio di vestiti la commessa ti squadra il culo e ti sa dire quale jeans te lo valorizza meglio, sono sempre presenti, sempre pronte a dirti la loro, spesso petulanti, ma puoi contarci. Invece quando sei lì in mezzo a tutta quella tecnologia che non capisci na ceppa loro non ci sono, sono quasi infastiditi quando gli chiedi le cose, talvolta cadono dalle nuvole, talvolta ti dicono cose come se tu fossi un geek. Anche voi avete avuto esperienze del genere? E’ una cosa tipica delle mie parti? Sono soltanto un coglione io? Vabè l’ultima domanda era retorica, quello è ovvio.