Dopo un pò di sperimentazioni più o meno riuscite, radio, lidi e bagnanti hanno finalmente trovato l’inno dell’estate 2012: niente motivi esotici in qualche strana lingua incomprensibilie ai più, ma una canzone rap tutta figlia del Bel Paese e delle sue manie:sto parlando, se ancora qualcuno non l’avesse capito, di “PES”, firmata dai Club Dogo e Giuliano Palma.
Nel ritornello il nostalgico Palma sostiene come preferisca stare lontano dallo stress, fumare un pò e giocare a PES ( che per chi non lo sapesse, è il gioco di calcio virtuale più famoso tra gli appassionati di console e videogiochi ), ma a quanto pare, anche i telegiornali e la stampa hanno colto la “canzone” al balzo per allontanarsi un pò dai temi scottanti degli ultimi mesi e dedicarsi ad argomenti meno stressanti.
Lo spread ormai non occupa più di due minuti nei vari telegiornali ( Mentana escluso, ma La7 è un caso a parte ), qualche accenno ancora alla situazione in Siria, il caso Formigoni è invece in vacanza ( e non chiedetemi pagate da chi ). Il tutto per far spazio ai meritati servizi da Londra sulle, si spera, numerose medaglie azzurre, agli imprescindibili servizi sul caldo torrido che fa superare le medie stagionali ( io mi ricordo che qui da me ci sono 40 gradi ogni estate da almeno 25 anni..ma di che medie parlano questi qui??? ) e ai consigli al “popolo dei vacanzieri” su come evitare di restare imbottigliati nel traffico. Servizi di cui dovremmo tener conto nel giudizio tremendo che avranno di noi le generazioni future.
Eppure, proprio d’estate, quando i normali investitori professionisti si concedono qualche breve momento di riposo, lo spread rischia di salire per l’incertezza maggiore dei mercati; proprio un’estate fa il governo Berlusconi varava una manovra da 45 miliardi e un anno dopo stiamo quasi punto e a capo; proprio questa estate rischia di essere caldissima non per Ulisse e Caronte, ma per il tema delle elezioni anticipate e il rischio del collasso europeo sotto i colpi della crisi e della testardaggine tedesca. Insomma, c’è da parlare, ma la nostra stampa preferisce farci stare lontano dallo stress, ci fanno passare un’estate tranquilla, che carini.