Si lo ammetto, anche io ho usato una volta il termine “culona” per la Merkel. Nonostante fosse solo uno sfottò calcistico nato e morto nella parentesi ucraino-polacca, ho avuto un piccolo ripensamento…
E’ stata un’illuminazione, guardare il titolo formulato da Libero per indicare le pressioni che l’ex Primo ministro della Repubblica Italiana stava (e sta?) facendo su un consigliere regionale per ottenere le sue dimissioni.
Quel “trombare” sparato così, con una totale assenza di pudore, mi ha riportato alla volgarità quotidiana che siamo costretti a subire ed assorbire. Poi ho pensato che il responsabile, quello vero, non è Belpietro. Quell’infinito infatti non rispondeva alle esigenze di una spasmodica ricerca del clic, croce e delizia del giornalismo moderno, quell’infinito non era un messaggio al lettore…
Il mandante quindi, resta ancora lui, e proprio quell’infinito dimostra che sta davvero scendendo in campo (di nuovo). Il Ruby Gate non gli fa paura, anzi la battaglia contro i giudici si è dimostrata in più di una occasione, un elemento di forza. Per la Minetti invece potrebbe non essere così, quindi è meglio che, chini la testa, e si dimetta, anche perchè i tempi delle telefonate in diretta sono finiti, e potrebbero arrivare in men che non si dica, quelli delle tette in prima pagina…
Il copione si sta ripetendo, il livello dello scontro tornerà di nuovo ad abbassarsi, lo spread lascerà il posto alle intercettazioni, e si tornerà di nuovo a parlare di lui, e magari qualcuno dirà anche che finchè ha resistito si stava meglio (vi sfido a trovare un pagatore di IMU appena disoccupato che non la pensi così)…
Ora tocca a noi, stavolta abbiamo gli anticorpi necessari, stavolta possiamo evitarlo, ognuno dovrà fare il suo compito con senso di responsabilità, dal giornalista (non ovviamente quelli sul suo libro paga) al blogger, fino allo spammatore seriale… io prometto di non scrivere più “culona”…