Non so che cosa voglia dire avere i genitori separati. Neppure avere solo due mamme o solo due papà.
Però so che cosa vuol dire avere una famiglia. Mamma, papà e otto figli. Le chiamano “le famiglia di una volta” ma ce ne sono tante anche oggi.
Sono quelle che…
Il tavolo della sala da pranzo conta dieci sedie ma all’occorrenza se ne aggiungono due o tre per gli ospiti improvvisi. Giovanna, 19 anni
Un kilo di pasta è sufficiente soltanto per una cena. Faustino, 25 anni
Nella foto di famiglia bisogna stringersi per starci tutti. Giulio, 12 anni
La classica domanda è “Tutti vostri?” e poi ci guardano come reperti di un museo. Gemma, 20 anni
Ognuno ha il proprio incarico in casa con tanto di tabella attaccata al frigo. Nicola, 17 anni
Se la mamma vuole abbracciare tutti deve allargare le braccia tanto così e non si vede più. Luigi, 10 anni
La torta è piccola? Si divide e sembra moltiplicarsi. Giovanna, 19 anni
Si sa, i figli costano. Ma la Vita ha un valore inestimabile. Gemma, 20 anni
Non si hanno i giocattoli all’ultima moda ma c’è sempre qualcuno con cui giocare. Giuseppe, 8 anni
Ovvio che si litiga. Poi però si fa pace con la stessa facilità. Luigi, 10 anni
C’è sempre il rischio che qualcuno venga dimenticato a casa di un amico, in palestra o a scuola. Jole, 15 anni
Non ho sette paia di scarpe ma ho sette fratelli. Giuseppe, 8 anni
Chiamare tutti a tavola per il pranzo della domenica è un’impresa. Gemma, 20 anni
Si cresce in un clima di responsabilità, indipendenza, condivisione e ottimismo. Faustino, 25 anni
Le grandi cose sono fatte di piccole cose. Nicola, 17 anni
Il papà parte presto e torna tardi: lavora tanto, troppo, secondo noi. Ma a modo suo non manca mai di farci percepire quanto ami la sua famiglia. Gemma, 20 anni
I vestiti passano di fratello in fratello. Pochi sono arrivati intatti al piccolo di famiglia. Jole, 15 anni
La mamma, di primo lavoro, fa la mamma a tempo pieno, di secondo la taxista tra ritira, porta, prendi, vai e vieni. Jole, 15 anni
Il papà deve contare fino a dieci prima di essere sicuro di avere al suo seguito tutta la tribù. Nicola, 17 anni
E’ vero, non è facile avere una famiglia. Non va di moda e poi è un sogno che costa caro, soprattutto in tempi di crisi come questi. Molto meglio convivere: è facile, comodo e veloce. Assomiglia a quei regali preconfezionati a cui devi aggiungere soltanto il biglietto.
Certo è che si è registrato un calo di matrimoni e un aumento di coppie conviventi. E se fosse solo timore di un “Sì, lo voglio” davanti a dei testimoni? Se fosse solo paura di assumersi una responsabilità così grande?
Non c’è amore senza promessa, non c’è promessa senza “per sempre”, e non c’è “per sempre” se non sino alla fine, sino e oltre la morte