Vigili del fuoco si ustionano le mani causa guanti. Di questa storia che rasenta la tragica comicità vogliamo parlarne?
L’etichetta dei guanti che i vigili del fuoco hanno in dotazione parla chiaro: 1) tenere lontano da fonti di calore, 2) sono ammessi 5 cicli di lavaggio a 40 º con detergente neutro, 3) eventuali procedimenti di lavaggio diversi da quelli consigliati possono alterare e compromettere le caratteristiche di sicurezza del dispositivo.
L’ideale per dei professionisti che per gran parte del tempo hanno a che fare con acqua e incendi.
Nel comunicato stampa del Conapo, uno dei sindacati della categoria in questione, si legge:” Tutti sanno che durante gli interventi dei vigili del fuoco i guanti si bagnano, spesso con temperature di gran lunga superiori ai 40º, e sovente anche con contatto di sostanze schiumogene e/o acide, ovvero un utilizzo che ci pare ben più stressante per i guanti rispetto ai soli 5 cicli di lavaggio prescritti”.
Già, lo sanno tutti o per lo meno è facilmente intuibile come concetto.
Chissà perché con tante tipologie di guanti in commercio ha vinto la gara per la fornitura proprio una specifica ditta. La qualità non sembra delle migliori, magari il prezzo è buono? Vale la pena sottolineare che alcuni pompieri si sono ustionati le mani, ultimi casi due vigili del fuoco a Vicenza e un altro a Modena. I dispositivi di sicurezza non dovrebbero proteggere chi li indossa?
W l’Italia