Chi ci capisce è bravo. Parte oggi la Cassa integrazione nello stabilimento Fiat di Pomigliano d’Arco per evitare accumuli di vetture. Così la fabbrica, dopo la chiusura estiva, si ferma fino al 31 agosto. Eppure, secondo indiscrezioni, nello stabilimento campano sarebbero già in giacenza 12.500 Panda prodotte al buio, ovvero sfornate in assenza di ordini d’acquisto.
In una nota diffusa dal Lingotto si legge:” Per lo stabilimento di Pomigliano, in salita produttiva dall’inizio dell’anno, non era stato fino ad oggi necessario alcun intervento. Oggi, però, la situazione impone di ridurre la produzione per evitare inutili e costosi accumuli di vetture”.
Qualcosa non quadra, 12.500 Fiat Panda che aspettano sui piazzali non sono briciole. Volendo cercare conforto nei dati-vendite del mercato automobilistico italiano si casca male. “La crisi delle vendite non accenna a fermarsi- spiegano nello stesso comunicato stampa-
In Italia il mercato, che si posiziona oggi sui livelli del 1979, sta penalizzando Fiat soprattutto nel segmento delle city car dove, con Panda e 500, detiene circa il 60% di quota”.
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