Dopo una tre giorni intensissima all’insegna del duro lavoro nei working group, dei trenini, dei balli di gruppo, delle magnate e di relazioni personali di ogni tipo, è arrivata anche la superlitigata al vetriolo.
Cos’è successo? Questa mattina viene pubblicato il pezzo di Selvaggia Lucarelli su Libero. Fin qui tutto normale. Laura Ravetto legge il pezzo. Fin qui tutto normale: l’articolo parla anche di lei. Laura Ravetto legge queste parole: “Per riequilibrare l’elemento simpatia, mi tocca citare Laura Ravetto del pdl. Della serie: le mascelle di Ridge hanno abbandonato Beautiful e quelle della Ravetto si palesano a Dro. Non è ben chiaro se l’aria del lago abbia effetti allucinogeni sul biondo ex sottosegretario, ma durante il working group “Vecchi e nuovi giornalismi” ha rilasciato una serie di dichiarazioni al limite del visionario quali: “Internet sarà sempre più immagini” o “Ci vuole un sito che aggreghi le notizie”. Roba che mancavano solo le frasi “Ci vorrebbero quattro cose che girano da piazzare sotto le macchine” o “Un coso che spari aria calda per asciugare i capelli secondo me avrebbe un mercato” e Silicon Valley, entro fine dicembre, si trasferiva a Dro”.
Tra le altre cose Lucarelli scrive che ci sono tre scuole di pensiero sul perché Letta organizzi i tre giorni di Vedrò e la terza è “perché lì si tromba”.
Ciò premesso accade che Laura Ravetto si incazza. Non è che si altera, o se la prende a male: si incazza proprio. Manda giù il boccone amaro, fa qualche chiamata e pubblica questo tweet: “Letto “articolo” @selvaggialucarelli su #Libero. Be, viste le scollature sfoggiate a #Vedro, deduco che lei ci sia venuta per la 3 opzione”. @StanzaSelvaggia le risponde per le rime, se non qualcosa di più: “@lauraravetto La stupirò, Ravetto. Io alla terza opzione mi dedico nel tempo libero, non quando occupo sedie di fianco a politici. Lei?”
Ricapitolando: Ravetto, infastidita per lo sfottò di Lucarelli, dà della malafemmena alla Lucarelli. Lucarelli, con un ambiguo gioco di parole, chiede alla Ravetto in che momento pratichi il sesso.
Al di là di tutta questa polemica che mi diverte, ma non mi interessa, ci sono tre cose che mi danno fastidio.
1) Le tette della Lucarelli sono le sue e, anche se a me non piace tutto quel popo’ di robba in vista, credo che non spetti alla Ravetto inferire sul diritto di Selvaggia ad autodeterminare l’esposizione del proprio balconcino.
2) La risposta della Lucarelli alla Ravetto non mi ha fatto impazzire. Di sicuro arriva alla pancia ma, purtroppo, fomenta (tanto quanto le parole della Ravetto) una serie illimitata di stereotipi sulle donne.
3) L’ambiente di Vedrò era molto informale. Sia la Ravetto che la Lucarelli erano molto in tiro. Con la prima, però, non son riuscito a parlare. La seconda, invece, l’ho potuta conoscere meglio. Devo dire che non se la tira per niente.
Chiuso il capitolo Lucarelli-Ravetto vi dico, rapidissimamente, i 5 segreti di VeDrò:
1) Tutti vanno a VeDrò per implementare il proprio network professionale. E, questa, mi sembra una cosa giusta. Una cosa che fa bene all’economia di un Paese. Alcuni lo fanno in buona fede, altri no.
2) A veDrò non si vedono molti radicalchic. Anzi. Erano tutti lì a ballare tranquillamente Maracaibo, a cantare a squarciagola “Su di Noi” di Pupo, e a flirtare come liceali. Senza distinzione di età.
3) Il concerto dell’ultima sera non tiene conto dei gusti dei più piccoli. Ogni anno c’è qualche revival. Quest’anno è toccato al buon Tony Hadley. Nonostante gli over 50 si siano mostrati, spesso e volentieri, molto disponibili verso i junior, devono capire che bisogna stare al passo con i tempi. Largo ai giovani!
4) La presidente di veDrò, Benedetta Rizzo, sembra una che se la tira. In realtà è una persona disponibilissima e molto in gamba.
5) Nei working group, spesso, prevale l’elemento narcisista. Se i veDroidi, ma non solo, imparassero a lavorare in gruppo, come i fan dei One Direction (1 Direction), produrebbero senz’altro valore aggiunto.
5bis) Enrico Letta balla un po’ malino e parteggia troppo per il chinotto…
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p.s. a Vedrò si fanno belle amicizie.