In questi giorni i miei occhi, come quelli della maggior parte del mondo, sono orientati sulle olimpiadi di Londra. Al di là della mia eterna passione (la pallavolo – indoor e beach volley) quest’anno, causa forse anche la televisione olandese e la BBC che la trasmettono in continuazione, sono rimasta ammaliata dalla ginnastica artistica. Uno sport così poco sponsorizzato nel nostro Paese (fatte rare eccezioni, come i tempi di Yuri Chechi e il recente show di MTV, Vite Parallele), ma decisamente affascinante. Il mio amore per questa disciplina, in realtà, è per lo più legato alle competizioni al femminile (corpo libero, trave, parallele asimmetriche e volteggio) e affonda le sue radici in una serie televisiva.
Si tratta di Make it or Break it, che al di là della trama (è un teen, che lascia grande spazio alle vicende amorose delle protagoniste), ha permesso ai telespettatori di spiare nelle vite di ginnaste professioniste, alle prese con le loro emozioni pre-gara, con i massacranti allenamenti e con le grandi sofferenze che uno sport fisico come questo implica. Le telecamere che inquadrano il momento pre-salto durante l’esibizione a corpo libero, l’attesa per le votazioni, le immagini dei corpi in volo così dannatamente artistiche riempono di adrenalina questo sport. Tra tutte, la trave è per me un perfetto mistero: sarà che a me, che faccio fatica persino a fare una ruota, vedere queste ragazzine così eleganti e così precise saltellare da una parta all’altra su un supporto che sarà sì e no largo 15 centimetri, sa tanto di magia.
In ogni modo, ieri, nella competizione a squadre, le americane hanno conquistato il primo posto, seguite da russe e rumene, facendo mangiare polvere alle favorite cinesi, che chiudono in quarta posizione (l’Italia – ricordiamolo – si è guadagnata un onestissimo settimo posto). Americane, dunque: per chi era in cerca del finale di Make it or Break it (interrotta dopo la qualificazione delle girls per le olimpiadi), eccolo. Payson, Kelly e Laura – sembra dirci la realtà – ce l’hanno fatta.
Ma le olimpiadi sono una celebrazione dello sport a 360 gradi. Ecco, a seguire, una bella carrellata di alcune serie TV che intorno alle discipline sportive hanno creato il proprio fulcro e che hanno permesso a tanti di affezionarsi a sport più o meno minori. Quasi a dire ai fanatici del calcio: su, aprite gli occhi, non c’è solo quello.
Friday Night Lights – football
One Tree Hill – basket
15/love – tennis
Lights Out – pugilato
Blue Water High – surf