Il focus degli operatori in queste ore si concentra sugli spread e sul mercato valutario. Il contesto globale rimane molto difficile – come dimostra il dato di oggi sulla crescita economica in Australia – e le aspettative del mercato che la BCE fornisca dettagli essenziali sul programma di acquisto dei bond sono suscettibili di essere deluse. In ogni caso, del resto, qualsiasi cosa dirà Draghi in conferenza stampa, le sue parole verranno pesate – come avvenne in agosoto – e messe alla prova dai mercati. E’ significativo il calo dell’euro sulle controparti principali nelle prime ore del mattino (1,2524 contro dollaro alle 9:32 italiane), mentre sembra essersi arrestata la corsa dei BTp e Bonos. Un trader svizzero mi dice qualche minuto fa: “ECB policy won’t match market hopes. So, Paulo, let’s buy Bunds“. C’è da dire che le aspettative non sempre sono ragionevoli o, meglio, si scontrano con limitazioni non da poco. Ad esempio, chi chiede lumi sull’ammontare preciso di titoli di Stato a breve che sarebbero oggetto del Securities Market Programme, tenga presente che poi tutto è legato ad una formale richiesta aiuto del o dei Paesi in “difficoltà”. L’assenza dei predetti dettagli e delle formali richieste di aiuto può generare un meltdown.
5 Settembre 2012