Luigi, napoletano di provincia, è un ragazzo normale e come tutti i ragazzi normali è disoccupato. Per la precisione sarebbe “inoccupato” solo che degli inoccupati non ne parla mai nessuno, nemmeno al telegiornale e allora è meglio dire che sei disoccupato, è più pratico.
Luigi dopo aver risposto invano a più di 400-500 (in meno di un mese) annunci di lavoro su internet decide di lasciar perdere mouse e tastiera; stampa na ventina di copie del curriculm, mette dieci euro di benzina e parte alla volta dei centri commerciali.
L’ottimismo (inconscio) lo assale già prendendo l’asse mediano, comincia a pronunciare frasi del tipo: “Però non è poi tanto lontano”, “Vabbè poi farò i turni e chissà com’è questa strada di sera”… Arrivato trova parcheggio e una volta dentro (spinto sempre dalla ventata d’ottimismo) comincia una selezione dei negozi che più si confanno al suo profilo. Entra in quello di elettrodomestici va per cacciare il curriculum ma si blocca alle parole: “No, non accettiamo candidature cartacee. Sul nostro sito, nell’apposita sezione, potrà inserire i suoi dati”. Lo stesso copione si ripete per altri negozi, anche la gelateria rimbalza Luigi e il suo curriculum.
Con l’ottimismo ormai in coma farmacologico a Luigi non resta che tornare a casa. Ma il destino ha in programma per lui un altro colpo basso, ad aspettarlo nel parcheggio c’è il VENDITORE DI CALZINI! (Già in piene facoltà mentali è difficile dribblare l’infernale figura dantesca, figuriamoci nello stato in cui versava il ragazzo.)
Uscito miracolosamente illeso dallo scontro, si mette in macchina, paga il parcheggio e torna a casa con un pensiero fisso. Riaccende il computer, cerca e trova il sito desiderato ma delle sezioni citate niente. Ormai l’ottimismo è passato a miglior vita, Luigi prende i curriculum e li strappa nervoso, impiegandoci esattamente 10 secondi. Apre la casella postale con l’intenzione di mandare una mail offensiva al sito, trova però un messaggio in arrivo e senza nemmeno leggerlo lo cancella, impiegandoci solo 4 secondi…