“Fornisce informazioni false per intimidire le autorità competenti e spaventare la gente“. “Clini intende denunciare anche i magistrati che hanno disposto il sequestro di Ilva?” E’ il botta e risposta tra Bonelli e Clini, dopo la conferenza stampa di ieri in cui Angelo Bonelli, presidente nazionale dei Verdi, insieme a Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink, hanno presentato i dati dello studio “Sentieri” aggiornati a 2008.
A pochi giorni dall’increscioso episodio “renziano“, il Ministro Clini mostra nuovamente i muscoli sul caso dell’Ilva e di Taranto. Oggetto del contendere questa volta sono “i dati che il ministro della Salute Balduzzi non rende noti e che definisce “provvisori”: eppure sono stati consegnati alla Procura della Repubblica di Taranto il 30 marzo 2012 nell’ambito dell’incidente probatorio”. Così si legge sul sito di Peacelink che snocciola cifre impietose “rispetto ai dati del precedente studio Sentieri, si registra un aggravamento della situazione”. Si parla di Taranto, naturalmente e del confronto tra gli anni 1995-2002 e l’aggiornamento al 2008.
Eccesso di mortalità per tutte le cause passa da +9% a +13% negli uomini; per le donne si passa da +7% a +8% (mortalità per tutte le cause).
Eccessi di mortalità statisticamente significativi:
+24% tumori trachea, bronchi, polmoni +24% tumori al fegato, +38% linfomi, +306% per mesotelisioma, +17% per i tumori del sistema linfo-emopoietico, + 25% decessi per demenze, + 5% malattie del sistema circolatorio (di cui +27% per ipertensione e +18% per ischemie).
E arriviamo ai bambini:
+35% i decessi per tutte le cause di morte per i bambini sotto un anno di età; +71% i decessi per alcune condizioni morbose di origine perinatale.
Secondo Peacelink “a Roma, nell’apposito convegno di presentazione dei dati di Sentieri, si è preferito presentare nuovamente quelli vecchi, come se i nuovi fossero troppo ingombranti e clamorosi. Probabilmente era un problema diffonderli e commentarli in un momento così delicato per Taranto, mentre i custodi giudiziari stanno cominciando a spegnere gli impianti inquinanti dell’Ilva”.
Questo il video della conferenza stampa.
Il segretario generale di Fillea Cgil Luigi Lamusta grida al «puro terrorismo psicologico »: due imprese edili impegnate all’interno del siderurgico «ritirano mezzi e personale (500 lavoratori) dall’area a caldo dello stabilimento». Quella sotto chiave “in nome del popolo italiano”. (la Repubblica)