Ha donato 1.000 dollari alla campagna che si oppone all’adozione di un emendamento costituzionale finalizzato a bandire il matrimonio omosessuale: ha fatto notizia il gesto simbolico di un prete del Minnesota, p. Peter Lambert, della parrocchia di St. Louis a Floodwood, che va in direzione contraria alla scelta operata dalle diocesi cattoliche dello Stato. Queste, infatti, hanno finanziato l’emendamento attraverso l’organismo Minnesota for Marriage – uno di quelli più attivi contro il matrimonio omosessuale – nella misura di centinaia di migliaia di dollari; la sola diocesi di Duluth, nella quale rientra la parrocchia di p. Lambert, ne ha donati 50mila, ma la Conferenza cattolica del Minnesota, organizzazione che si attribuisce il ruolo di «voce politica della Chiesa cattolica» dello Stato, ne ha versati addirittura 400mila.
A quanto sembra, il gesto di p. Lambert non è stato oggetto di rimprovero da parte della diocesi. «Penso che p. Lambert non sapesse che il suo contributo sarebbe stato reso pubblico», ha commentato il portavoce della diocesi, Kyle Eller. «Al di là di questo, la diocesi ha rifiutato di commentare il suo contributo». Compatti nel sostegno al loro prete i parroci di St. Louis: «Lo appoggio in tutto ciò che la sua coscienza gli suggerisce. È un prete, ma è anche un privato cittadino», ha detto uno di loro al quotidiano Duluth News Tribune. Lo scorso autunno l’arcivescovo di St. Paul, mons. John Nienstedt, aveva ordinato ai preti della sua diocesi di non esprimersi a favore del matrimonio omosessuale, ma ciò non aveva scoraggiato alcuni sacerdoti, che avevano invece dato voce alla loro protesta contro la posizione della gerarchia. Soddisfazione per il passo di p. Lambert è stata espressa dall’organizzazione New Ways Ministry, impegnata nella pastorale rivolta a gay e lesbiche, fondata e guidata da suor Jeannine Gramick. «Dubito che l’esempio di p. Lambert resti un caso isolato – ha detto il portavoce Francis DeBernardo – specialmente nel momento in cui sempre più Stati si stanno impegnando per far passare le leggi che equiparano il matrimonio omosessuale» a quello tradizionale. Nonostante i tentativi dei vescovi di mettere a tacere l’appoggio a queste leggi, «i laici e i preti cattolici continueranno a esprimere la loro passione per l’uguaglianza e la giustizia».