Se c’è un momento di caos generale tra i vari mondi della nostra vita civile, è ora.
C’è un’ipertrofica sovrapposizione tra politica e spettacolo, settori che sulla carta dovrebbero essere lontani anni luce. Invece tutti sembrano proiettati verso lo sfavillante e luccicante mondo dello spettacolo.
Ognuno cerca i suoi 15 minuti di celebrità. Se poi fossero veramente 15, saremmo tutti molto più contenti, ma siccome si rivelano essere molti di più, nasce un problema.
Persone che tengono 4 piedi in 4 staffe, politici che fanno spettacolo, politici che fanno televisione, politici che fanno moda, politici che diventano party-planner… tutti cercano il loro momento di gloria.
Per soldi? Per celebrità? Per potere?
Forse per tutte e tre queste cose e molto altro. Capisco arrotondare lo stipendio, ma fare il doppio lavoro è immorale quando già hai uno stipendio a 4 zeri il 27 del mese! E poi si lamentano che non c’è spazio per i giovani nel mondo del lavoro… ci credo, occupano tutte le poltrone libere neanche fossimo alla finale dei campionati mondiali del “Gioco delle sedie”… Speriamo che qualcuno spenga la musica!
Ma di fronte alla Minetti che frega il lavoro alle modelle e sfila in costume da bagno, siamo pronti al contrario? Siamo pronti a vedere Belen Rodriguez come prossimo ministro delle Pari opportunità? Sara Tommasi come ministro della Salute? Le Veline ai Beni Culturali?
Per essere pronti siamo più che pronti, ma lo vogliamo veramente?