Magari conterà poco. Magari si tratta solo di coincidenze. Però anche certi gesti contano. Ed è certo che quando si tratta di dare segnali all’opinione pubblica il calcio italiano non scherza.
Prima è toccato a Simone Farina. E’ notizia degli ultimi giorni che l’eroe buono del calcio scommesse, il solo che abbia avuto il coraggio di denunciare il tentativo di manipolazione delle partite, è rimasto senza una squadra.
A soli 30 anni, dopo essere stato nominato ambasciatore Fifa da Blatter, convocato ad honorem in Nazionale da Prandelli ed essere stato chiamato in Inghilterra per insegnare fair play ed etica sportiva, l’ex difensore del Gubbio non è riuscito a trovare un ingaggio, nemmeno in terza serie.
Solo un caso? Probabile.
E poi c’è il Lecce. La squadra salentina, condannata per responsabilità diretta nella combine del derby col Bari del 15 maggio 2011 e costretta a ripartire dalla Lega pro, ha scelto il suo nuovo main sponsor: si tratta di Betitaly, società di scommesse sportive impegnata dal 2001 nel settore del gioco a distanza.
Tutto legale certo, ma quanto meno inopportuno.