Storie di un fisco minoreAlessandro Bergonzoni ministro dell’Economia

Scaricare. Un verbo che è genericamente utilizzato per discutere di spese da inserire in dichiarazione dei redditi e imposte da pagare in meno. In un esame universitario di diritto tributario ti bo...

Scaricare. Un verbo che è genericamente utilizzato per discutere di spese da inserire in dichiarazione dei redditi e imposte da pagare in meno. In un esame universitario di diritto tributario ti boccerebbero, perché “scaricare” non significa nulla. Quando si vuole fregare il contribuente si inizia a parlare di “deducibile” e “detraibile”, che per i non addetti ai lavori sono sinonimi. Le spese mediche sono oneri detraibili. Ma il vecchietto che prende due bus per portare centocinquanta euro di scontrini per spese mediche e farmaci al Caf per il suo modello 730, sa quanto risparmia? Quattro euro e non sono un somaro in aritmetica, tranquilli. C’è la “franchigia”. Altro gioco di parole per dire che fino a centoventinove virgola undici euro non si può “scaricare”. Il calembour serve per precisare: non vi affannate a conservare le carte di queste spese mediche, fino a 129 euro non risparmiate nulla. Si “detrae” soltanto il 19 per cento dell’eccedenza. Perciò sono oneri detraibili e non deducibili, questi ultimi molto più vantaggiosi: ti abbattono il reddito e quindi risparmi la tua la aliquota Irpef. Ai quattro euro, quindi, il vecchietto somma la quota dell’Ssn sulla polizza Rc auto. Ha una vecchia Fiat Punto, paga ottocento euro all’anno ed è convinto di recuperare almeno 216 euro, perché la sua “aliquota marginale” è del 27 per cento. Ma no, dai. L’Ssn è il 10,50 per cento del premio netto (cioè di quegli ottocento). Ergo, il pensionato risparmierà ben venti euro, che sommati ai quattro di prima, giustificano l’avanti e indietro dal Caf. Sul mutuo il discorso è molto interessante. Innanzitutto non si può “scaricare” tutto ma solo la parte degli interessi passivi. Tremila euro in un anno? Con una modesta aliquota Irpef del 27 per cento, si risparmierebbero ottocentodieci euro. Peccato che si tratti di un onere detraibile e non deducibile. Il 19 per cento ammonta a cinquecentosettanta. Con quest’ultimo giochino di parole ti hanno fregato duecentoquaranta euro. Ma siamo alla frutta. Su quella “cosina” dell’Ssn sulle assicurazioni auto, il premier Mario Monti vuole introdurre una franchigia di quaranta euro: se hai speso meno di quell’importo, non deduci nulla. Per le prossime fregature, nomineranno ministro dell’economia Alessandro Bergonzoni.
Giuseppe Pedersoli